Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOscere parecchi ufficiali superiori, detenuti per pretese insubordinazioni, per operazioni sbagliate, ecc.; tra questi, perfino un colonnello, il quale aveva due figli sul fronte, e che si trovava da ben sei mesi agli arresti, senza essere riuscito a conoscerne il motivo.
      Finalmente, il 19 marzo, il Semeria da un altro capitano si ebbe la tanto sospirata dichiarazione di essere finalmente libero, perchè, in base al paragrafo primo dell'art. 119 del codice penale militare, non si era trovata fondata l'accusa di spionaggio sporta contro di lui, anzi questo ufficiale arrivò perfino a dichiarargli che il suo arresto rappresentava un semplice errore dell'autorità militare...
      Un altro caso ancora.
      « Ho parlato — scriveva al Messaggero il suo corrispondente da Ancona — coi fratelli Agostino e Pilade Chiari di Avallano in quel di Lucca, che ebbero la mala ventura di essere arrestati a Zara dagli agenti del regio imperiai governo austriaco, per sospetto di spionaggio, senza che essi avessero fatto nulla.
      « Una mattina, mentre uno dei fratelli, Pilade, si recava alla posta, un benemerito agente lo trasse in arresto. Pochi giorni dopo, a bordo del vapore, mentre ritornava da Fiume, veniva arrestato anche il fratello Agostino. Lo stesso ispettore di polizia aveva fatto fare una minuta perquisizione nella loro dimora, dalla quale risultò che nulla poteva gravare a loro carico.
      « A ogni buon fine però i due fratelli venivano tradotti dalle carceri di Zara a quelle di Sin, in attesa di un processo.
      « Le sevizie e i maltrattamenti, che questi due poveri giovani ebbero a subire, sono più facili a immaginare (dopo i ripetuti racconti che sono stati fatti da altri che incapparono nella stessa sciocca e pur tremenda imputazione) che narrabili : basti dire che, lungo il tragitto da Zara a Sin, furono fatti segno a tutti gli insulti più atroci dai soldati che li accompagnavano, i quali, non contenti di averli malmenati e sputacchiati, volevano addirittura sopprimerli.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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