Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAmilitare di Nagy-Berezna per ottenere il permesso di parlargli, ma ebbe invece un rifiuto...
      Il Semeria, a sua volta, fece il seguente racconto :
      Partito da Odessa, egli si era soffermato un sol giorno a Bucarest, per cambiare in corone le non indifferenti somme in rubli incassate in Russia, ed aveva potuto proseguire indisturbato per Budapest. Ma a questa stazione, e precisamente quando stava per consegnare il biglietto, venne fermato da due persone che
      10 invitarono a recarsi con loro fino al vicino ufficio di Polizia. All'ufficio il Semeria capì di essere in istato di arresto. Infatti, all'ufficiale che richiedeva che cosa potessero farsene di un disgraziato simile (il Semeria cammina con le stampelle), gli agenti risposero che lo avevano arrestato per ordine espresso del capitano Krall. E così, dopo essere stato scrupolosamente perquisito,
      11 povero floricoltore fu cacciato e rinchiuso in una stanzaccia mezzo buia e sporca, dove giacevano sdraiati per terra, fra fagotti e cenci, i tipi più ripugnanti, donne di malaffare, brutti ceffi, individui di ogni nazionalità, fra cui perfino dei mussulmani. Ed in queste tristi condizioni fu obbligato a trascorrere due eterne giornate, senza riuscire, nonostante le sue insistenze, ad ottenere che venissero informate dell'arresto le competenti autorità consolari.
      Finalmente venne tradotto innanzi al capitano civile, insieme al quale si trovava un capitano dell'esercito, che il Semeria capì essere il famoso capitano Krall. Questi, un tipo rozzo e brutale, lo minacciò a mezzo di un interprete, che con un barbaro italiano gli intimò di dire la verità, se non voleva essere cacciato in una fonda e tetra prigione. E, alla dichiarazione del Semeria di provenire da Odessa, gli gridò minacciosamente : — Spione, spione!
      Non volevano credere che egli fosse un floricoltore, e giunsero perfino a minacciarlo" colle sue stampelle, noncuranti delle sue lacrime e delle proteste : quindi a bruciapelo, per tendergli un tranello, gli richiesero che cosa facesse il Lamberti.
      È, un floricoltore di Bordighera, — informò il
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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