Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOva sulla via del ritorno diretto in Italia; egli richiese naturalmente il motivo del suo arresto, ma per quante insistenze egli abbia rivolte, non potè mai riuscire ad esserne edotto.
      L'ufficiale insisteva nel dire che il floricoltore era reduce dalla Galizia, senza però spiegare per qual motivo vi si sarebbe recato, e lo lasciò senz'altra soddisfazione; ma non senza avere la prudenza di far sparire dalle tasche del Lamberti le ingenti somme che il floricoltore aveva incassate in Russia.
      E così passarono per il povero Lamberti ben 53 giorni di ansie terribili, privo di notizie dall'Italia, senza poter comunicare con nessuno, nel dubbio di una fine dolorosa e colla continua e opprimente compagnia del poliziotto austriaco, che non lo abbandonava un momento.
      In seguito, benché gli fosse stata assicurata la liberazione, il Lamberti fu trasportato in una caserma di Harmastend, e fu rinchiuso insieme a parecchi detenuti russi coi quali passò quattro giorni di indicibili tormenti, ma poi venne finalmente l'agognata liberazione sotto l'aspetto di un foglio di via per Budapest.
      A Budapest egli si presentò ad uno speciale ufficio militare, dove gli furono restituiti il passaporto e il denaro sequestrato, meno 1500 corone che rappresentavano la spesa fatta per il suo mantenimento durante la permanenza all'hotel di Nagy-Berezna.
      Il Lamberti raccontò che in principio, stahdo alla finestra, aveva potuto scorgere degli amici italiani, e che un giorno avendo riconosciuto fra loro un compagno di Bordighera, aveva compreso che i parenti erano a conoscenza del suo arresto. Egli era tenuto al buio di tutto e gli venne perfino sequestrato un telegramma del nostro ambasciatore duca d'Avarna, col quale gli veniva annunziata la liberazione.
      Libero, il Lamberti si trovò subito con un amico di Bordighera e che si era recato appositamente in Ungheria dove, dopo aver peregrinato di città in città in traccia del compagno, era riuscito a presentarsi al comando
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      I. Regcio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. VI 6


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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