Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAno comparve sul Messaggero questa lettera impressionante, firmata da un testimonio oculare :
      « Dopo essere stato per quattro mesi a Longwy, invasa dai tedeschi, cioè sino alla fine di dicembre 1914, potei sottrarmi alle minaccie che i tedeschi andavano facendo a tutti gli uomini dai 15 ai 45 anni, dopo averci segnati al Comune col nome e cognome, minacciando la [fucilazione immediata a chiunque cercasse di partire.
      « Vedendomi costretto a soffrire la fame, non trovando più nulla (tutto era stato requisito dalla prepotenza armata dei soldati del Kaiser), decisi di partire a (piedi; e non senza difficoltà potei arrivare nella città di Lussemburgo, e di lì mi misi in viaggio per l'Italia.
      « Avendo letto nei giornali i fatti di Jarny, Longujon e dintorni, non posso fare a meno di dichiarare con coscienza ciò che passò davanti ai miei occhi dall'agosto al dicembre scorso.
      « Mi limiterò a ricordare solo le barbarie fatte agli italiani.
      « Quando le truppe germaniche invasero Longwy, entrarono in casa del signor Bianchetti Francesco, veneto, imponendogli di uscire dalla sua propria casa assieme alla moglie e tre bambini di tenera età, il maggiore di I 1 anni. Appena furono fuori, i tedeschi misero fuoco alla casa; poi, obbligarono il Bianchetti, colle baionette alla gola, di guardare le fiamme della sua casa. Non appena il tetto fu crollato, lasciarono i Bianchetti dicendo loro : — Ora potete ritornare nella vostra casa! — Sulla strada che va da Longwy a Viller la Montagne, i soldati del civilizzatore trovarono un povero vecchio italiano, e gli imposero con le baionette di consegnare i denari; siccome questi protestava di non a-verne, lo spogliarono e gli presero le sole lire cinque che possedeva.
      « Nella città di Longujon, i tedeschi entrarono nel caffè del signor Ghioni, nativo della provincia di Parma, proprietario anche di una casa nel comune di Her-serange, e lo fucilarono davanti alla moglie e a sei figli, mentre era intento alle sue occupazioni.
      « Nella medesima giornata furono strappati il mari-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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