Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOdi un primo atto di ostilità austro-tedesca contro 1 Italia, un vero e proprio tentativo di far impegnare il nostro esercito con l'ostilità beduina organizzata dai tedeschi. »
      Un altro episodio rivelò in modo flagrante l'azione ostile spiegata dalla Germania in Africa ai nostri danni. Non era che un fatto di cronaca : ma dei più sensazionali e di gravissima portata.
      Si trattava di questo : a Venezia erano giunti dalla Germania, per essere inoltrati a Tripoli, 96 barili di birra. Il nome del destinatario non era indicato; egli doveva presentarsi a suo tempo per ritirare la merce.
      Ma un addetto all'agenzia dei trasporti avvertì che quei barili avevano una strana risonanza, diversa da quella che avrebbero dovuto avere i recipienti contenenti liquido, ed avvertì il direttore dell'agenzia stessa. Questi si affrettò ad ottenere il permesso di una verifica della merce diventata sospetta.
      Aperto uno dei barili, si constatò che esso conteneva un cilindro di zinco dell'altezza del barile, e tutto contornato di birra; il cilindro conteneva avvolti nella stoppa dei fucili francesi usciti dalla fabbrica Saint-Étienne, modello 1892, non nuovi, probabilmente bottino di guerra tolto "dai tedeschi ai francesi... E non mancavano le relative cartuccie.
      Dei 96 barili, 92 contenevano allo stesso modo fucili e cartuccie. I fucili erano 545 e le cartuccie 27.300.
      « Le conseguenze ineluttabili del fatto — scriveva la Dijesa — si presentano sotto questo triplice aspetto : 1°. La Germania, o chi per essa, violando le leggi internazionali, dà opera al contrabbando di guerra ed al più odioso fra i contrabbandi di guerra, qual'è quello delle ai;mi, sul nostro stesso territorio e nei nostri porti; 2°. Questo contrabbando ha per fine evidente di armare i beduini e gli arabi contro di noi e contro i nostri soldati della Tripolitania e Cirenaica; 3°. Questo contrabbando ha per scopo ancora di trarre in inganno l'Italia sulla provenienza delle anzidette armi, ingenerando la convinzione che beduini ed arabi sieno stati armati dalla Francia ai nostri danni.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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