Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAamici dei nemici di Dio e del profeta, e si sottomettono alle loro leggi e ai loro decreti, vanno contro la divina sapienza, lo Sceriat e il Corano. Non dovete sottomettervi mai al loro dominio e nemmeno alla loro tutela. Persino se i vostri genitori e i fratelli vostri si sottomettessero ad essi, voi non dovete considerarli più come vostri fratelli. Non abbiate per vostri amici che dei veri credenti. La posizione dei musulmani è oggi grandemente propizia per la Guerra Santa, mentre la posizione dell'Inghilterra nelle Indie, della Francia nel Marocco e in Algeria, dell'Olanda a Giava, dell'Italia in Tripolitania e della Russia in Persia e in Caucasia è diversa.
      « Lo scopo di tutti i musulmani dovrà essere la liberazione dei loro territori dalla schiavitù degli infedeli... »
      L'Idea Nazionale, a sua volta, scriveva :
      « Non è un mistero per nessuno che la propaganda turco-tedesca si va già da tempo esercitando ai nostri danni nell'altipiano del Barca e nel sud bengasino. È notorio che alla testa di varie ailet cirenaiche ribelli si trovano da un paio di mesi ufficiali tedeschi, probabilmente distaccati laggiù dalla missione von Sanders di Costantinopoli, sia pure per preparare qualche colpo di mano contro l'Egitto, ma anche non senza il proposito di recare — se mai occorresse — qualche grossa molestia ai nostri presidi e alle nostre carovane. È recente l'episodio, tenuto finora nascosto, ma del quale noi possiamo garantire l'assoluta autenticità, di un capo arabo dell'interno, recatosi ultimamente a Bengasi per tentare di cambiarvi 25 mila marchi e che, ben inteso, dovette stimarsi molto fortunato di potersi eclissare coi suoi mila marchi non ancora cambiati, ma intatti... »
      Una lettera da Tripoli al Giornale d'Italia dava notizia del sequestro di 500 rivoltelle montenegrine e 350 pugnali avvenuto in seguito a perquisizione in casa di un tedesco, tal Sohweickert, che giustificava un tempo
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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