Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOera altri che von Buitow, addetto militare all'ambasciata tedesca a Roma, arrivato la sera prima con lo stesso piroscafo, scortando una grande cassa contenente oro per parecchie centinaia di migliaia di lire, e latore di un plico suggellato. »
      Nè va dimenticato il sequestro in casa del console tedesco a Tripoli di migliaia di manifesti in arabo incitanti alla rivolta e alla guerra santa. Di tali manifesti il mondo musulmano è stato invaso. In uno di essi si leggeva :
      « Tutti i musulmani del mondo devono considerarsi fratelli ed aiutarsi vicendevolmente. Colui che non aiuta un suo confratello che patisce la tirannia degl'infedeli, è abbietto di fronte alla Provvidenza. Con la proclamazione della Guerra Santa, tutti, piccoli e grandi, devono considerarsi soldati. La perdita delle Indie, la schiavitù di centinaia di milioni di musulmani agli infedeli inglesi, è dovuta alla mancanza di rispetto alle leggi sacre. Lo stesso per 40 milioni di musulmani delle isole di Giava in mano agli olandesi, e anche per l'Algeria, il Marocco, il Sudan, la Tunisia e l'Egitto, che gemono sotto il giogo degli infedeli. Tutto il Turkestan, Khiva, Bukara, la Caucasia ecc., si trovano nelle mani dei nemici della religione; specialmente i russi, i francesi e gli inglesi si adoperano a opprimere il mondo musulmano.
      « Da oggi la Guerra Santa diviene per tutti i musulmani un obbligo assoluto. In conseguenza è un dovere assoluto uccidere pubblicamente o clandestinamente gli infedeli nemici che si trovano in Patria. Secondo il versetto 88 del Corano, uccidere gli infedeli è ben meritare dell'Onnipotente. Ogni buon musulmano dovrebbe impegnarsi a ucciderne almeno tre o quattro, sicuro che tali piccole benemerenze avranno il loro premio il giorno del giudizio.
      a Non dovete mai piegare il capo di fronte ai partigiani del demonio. Prendete esempio dai nostri fratelli senussiti dell'Africa, che da anni combattono contro una forte Potenza europea. Coloro che si rendono
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      1. reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. VI 5


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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