Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIArientale della città, che è stata letteralmente rasa al suolo, e sullo spazio liberato sono state collocate grosse batterie da campagna.
      « Ad Ala, alla quota di 2220 metri, sono state egualmente concentrate numerose batterie di grosso calibro. Quanto agli abitanti, essi sono oggetto di una vera inquisizione; non si risparmiano colpi di calcio di fucile e di frusta a coloro che dicono bene dell'Italia. » -
      Il Giornale d'Italia, a sua volta, pubblicava queste notizie che suscitarono molta impressione, dato il carattere ufficioso che a quel giornale attribuiva il pubblico :
      « L'Ambasciata austro-ungarica a Roma ha ripetutamente smentito il fatto incontestabile che le guarnigioni del Trentino sono state rinforzate e che si vanno facendo colà preparativi militari di vario genere.
      « Ecco le ultime informazioni che ho potuto raccogliere sulla situazione del Trentino.
      « Quanto ai rinforzi si potrà forse presto sapere e dire pèrche nel Trentino, che nella prima metà di agosto era stato quasi sguernito di truppe, nei giojni 17 e 18 dello scorso mese sieno stati ammassati 100.000 aiomini, ridotti poi gradatamente alla metà, e forse meno.
      « E in quanto ai preparativi militari, tutti sanno nel Trentino che essi procedono, anche al presente, in maniera febbrile..
      « È noto che sui monte Brione, che si eleva di poco più di tremila metri sopra il livello del lago, sorgono già da una ventina d'anni tre forti (da sud a nord) chiamati inferiore, medio e superiore.
      i« Il Brione sorge tra Riva e Sorbole, proprio sulla sponda del lago. È noto pure che sul Monte Tombio (m. 856), a nord-ovest di Riva e a est di Campi, da una decina di anni fu. eretto un forte con cinque cupole corazzate, allo scopo di dominare la bocca di Saval (metri 1841) e la bocca di Trat (m. 1582), tra le quali, dopo la battaglia di Bezzecca, passarono i garibaldini che erano arrivati alle porte di Riva.
      « Altri forti esistono sulla strada del Ponale che conduce ad est di Riva, e altri due a Nago.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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