Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOFino all'ultimo, l'eterno nemico volle rimanere u-guale a sè stesso...
      « Vallona non italiana — notava Videa Nazionale
      — avrebbe voluto dire Vallona ancora meta di ambizioni estere ostili all'Italia, ambizioni che non avrebbero avuto, il giorno della pace, il ritegno di oggi, quando tutti gli interessati sono costretti a corteggiare l'Italia per avere il suo soccorso o la sua neutralità o il suo appoggio politico. Allora, per avere Vallona, l'Italia avrebbe dovuto fare laboriose trattative, vincere diffìcili battaglie diplomatiche, dare forse notevoli compensi. Ora invece ce la siamo presa senza guai. »
      Ma l'occupazione di Vallona non rappresentava solamente un'opportunità felicemente afferrata : costituiva pure la palese rivelazione di quanto l'Austria aveva fatto contro di noi e di quanto avevamo dovuto far noi a nostra difesa.
      L'Austria, dopo avere per il tramite della Germania sovvenuto ed armato la ribellione araba e beduina in Libia; dopo aver, con l'alleata, scatenato la guerra santa dei mussulmani contro i nostri interessi in Asia e in Africa; dopo aver, per mezzo secolo, aizzato la plebe slava dell'Adriatico contro gli italiani, aveva mandato i ribelli albanesi, guidati dai suoi- emissari e dai suoi ufficiali, ad assalire Durazzo, protetta dalle navi italiane, dall'Italia.
      Era un atto di evidente ostilità; era quasi il corollario di mezzo secolo d'ostinata congiura austriaca, destinata a paralizzarci nell'Adriatico...
      « Le difficoltà, i pericoli, le umiliazioni del nostro passato politico albanese — osservava Videa Nazionale
      — ci devono insegnare quale valore militare, politico e morale annette l'Austria al luogo che noi abbiamo occupato. Ricordiamo ancora i baldanzosi articoli della Oesterreichische Rundschau, nei quali il barone Chlumecky, pubblicista ufficiale dell'arciduca Francesco Ferdinando, ammoniva nel 1907 altezzosamente l'Italia a non aver aspirazioni nè nazionali, ne
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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