Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOdelle mine con sicura destinazione a noi, il proposito di forzare la mano del governo italiano? Badi: il momento è pieno di lusinghe per il nostro amor proprio, da ogni parte ci si fa la corte, da ogni parte ci si fanno promesse più o meno aperte, più o meno autorizzate. Forse che da ogni parte non si spia il momento propizio per metterci un aut-aut, per dirci : — O con noi o contro di noi —? Si attende senza dubbio questa occasione.
      « Ora, la corrente che conduce le mine sulle coste italiane dell'Adriatico si divide in più rami all'uscita del canale di Otranto. Qualche ramo continua a contornare le nostre coste — e ciò accresce il nostro danno diretto — ma parecchi rami si inoltrano nel Mediterraneo e determinano il taglio delle comunicazioni su questo mare, che è come la stazione di smistamento di tre continenti. Non è chiaro che a un certo momento si potrebbe farci osservare che la minaccia austriaca sul Mediterraneo è resa possibile soltanto dalla nostra tolleranza?
      « E allora, perchè il danno nostro è innegabile, non si potrebbe arguire che la nostra sopportazione, la quale si risolve in danno al commercio delle potenze della Triplice Intesa, ha tutto il carattere di un'alleanza con l'Austria, e ci spoglia del carattere di neutrali, conferendoci quello di belligeranti? »
      Queste considerazioni non mancavano evidentemente d'importanza. Per esse l'episodio delle mine trascendeva enormemente la portata, pure non trascurabile, dei danni arrecati, e minacciava d'aver sensibili ripercussioni nel campo internazionale, come certamente ne aveva avuto nello spirito pubblico del nostro paese....
      Il governo italiano mosse rimostranze, ma con tutti i possibili riguardi. L'Idea Nazionale, giudicando eccessivi questi riguardi che l'Italia continuava a dimostrare in ogni occasione di fronte al contegno ostile dek l'Austria, scriveva :
      « Un esempio di questo penoso stato di cose, ci è
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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