Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAti notati in questi ultimi tempi i contatti frequenti di pa-* recchi sedicenti agitatori anarchici con giornaletti e comitati di propaganda austro-tedesca, i quali, del resto, raccolgono più o meno tutti, se non la solidarietà palese, la cooperazione fattiva e volonterosa di personaggi ottimamente conosciuti per i loro precedenti morali e, sovente, giudiziari.
      « Anche recenti agitazioni di protesta contro il rincaro del pane, compreso l'effimero sciopero generale di Napoli, sarebbero state sobillate mediante lo zelo fazioso di individui che si sarebbero fatti, forse inconsapevolmente, strumenti di insidiose mire straniere. Della qual cosa pure si afferma che le autorità politiche avrebbero acquistata la certezza.
      « Fino a quando sarà possibile — concludeva il giornale romano — che l'Italia, demoralizzata dalla propria inerzia medesima, dia tristo spettacolo di questi e-pisodi di un servile e venale balcanismo, di cui — per verità — gli stessi Stati balcanici sembrano essersi ormai purificati? »
      Poco dopo, il pubblico italiano ebbe notizia d'uno sciopero generale attuato con sorprendente, quanto inesplicabile rapidità in una delle cittadine più fervide d'industria e più dense di popolazione operaia che siano in Italia : a Prato in Toscana.
      Diciamo sorprendente ed inesplicabile, perchè i ca-più più in vista del socialismo locale e i dirigenti della Camera del Lavoro — cioè coloro che, presumibilmente, avrebbero dovuto saperne qualche cosa — si erano affrettati a dichiarare alla competente autorità che, invece, erano all'oscuro di tutto e che, per conseguenza, non riuscivano a spiegarsi nè come, nè perchè, nè da chi l'improvviso movimento fosse stato preordinato ed attuato. Anzi, qualcuno fra i rappresentanti più autorevoli del partito socialista s'era rifiutato nettamente di ado-prarsi presso la massa scioperante, non vedendo abbastanza chiaro nelle origini dell'inconsulta dimostrazione. La quale, se in altri momenti non avrebbe suscitato interesse oltre i limiti della cronaca locale, assumeva
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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