Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      UN POPOLO SFIDATOquale ogni giorno pervenivano nuove informazioni intorno alle continue trame preparate dai nostri occulti nemici.
      Chi volesse raccogliere i dati completi dello spionaggio e del contrabbando, esercitati in quei mesi in Italia a favore degli Imperi centrali, dovrebbe riempire vari volumi. È. forza limitarci qui all'enumerazione di qualche caso tipico. Per esempio :
      Un giorno ile guardie di finanza di Rivarello (lago di Garda) fermarono tre signori provenienti in barca da Torbole di Trento e chiesero loro i documenti per poterli identificare, e da alcuni documenti presentati, le nostre guardie poterono capire trattarsi di un ufficiale e di due sottufficiali austriaci. Dopo altre constatazioni il comandante la brigata dispose che i tre signori fossero condotti a Limone, a disposizione delle autorità. Colà giunti e condotti al comando di tenenza e sottoposti ad un interrogatorio, essi addussero a loro giustificazione l'ingenuo pretesto che ignoravano di trovarsi in territorio italiano. Ma furono rilasciati e inoltrati oltre confine, lieti della bella gita compiuta...
      L'on. Di Cesarò presentò alla Camera un'interrogazione intorno alla strana permanenza in Italia di molti sudditi germanici e austriaci notoriamente richiamati in servizio per la mobilitazione dei rispettivi paesi. A questo proposito Videa Nazionale annunziava di avere da fonte ineccepibile una informazione, la gravità della quale era superfluo indicare ai lettori :
      «Ln signore tedesco, Fritz Roechling, socio della ditta Fratelli Roechling di Milano, che ha succursali in altre città d'Italia — scriveva il giornale — appartiene all'esercito imperiale come capitano di stato maggiore della riserva; e in tale qualità trovasi attualmente addetto al Gran Quartiere Generale.
      « Senonchè il capitano Fritz Roechling non trova nelle sue delicate funzioni di ufficiale l'impedimento a continuare ad occuparsi personalmente dei propri affari. Ogni quindici giorni egli viene a Milano per curare gli interessi della sua ditta, quantunque nella ditta mede-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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