Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      marinai e i pescatori italiani restavano vittime dei micidiali ordigni austriaci.
      In Albania l'Austria, impossibilitata dalla guerra a spiegare un'azione aperta, inviava segretamente armi e denari, -fomentando le insurrezioni, per suscitarci imbarazzi e pericoli.
      In Abissinia era ancora l'Austria che esercitava u-n'opera d'accanita sobillazione ai nostri danni presso il Negus, incitandolo ad invadere l'Eritrea e fornendolo d'artiglierie.
      In Libia era la Gerijiania che, sia direttamente sia valendosi dell'obbediente Turchia, mandava oro, fucili, emissari, per suscitar la rivolta che doveva legarci le mani nell'ora decisiva.
      Ed Austria e Germania insieme diffondevano per tutta Italia le insidie dello spionaggio e del contrabbando, mentre agli italiani andavano rivelandosi altresì le sottili macchinazioni dirette a dominare la nostra vita e-conomica, e le impure origini di provocati movimenti popolari.
      Intanto l'Austria armava febbrilmente ai nostri confini e moltiplicava, ancora nei mesi della neutralità, quelle fortificazioni che aveva eretto con tanta pertinacia negli anni dell'alleanza...
      Ma se questa catena d'ostilità e di tradimento, che andava serrandosi intorno a noi, giustamente suscitava l'indignazione del popolo italiano, era il cuore stesso della nazione che sanguinava quando dalle terre irredente, straziate da nuovi tormenti, giungeva oltre le vigilate frontiere un più alto grido di dolore.
      Migliaia e migliaia di giovani mandati al massacro in Galizia, cittadini presi in ostaggio o internati nei campi di concentrazione, arresti, processi, espropriazioni, condanne : tali erano gli annunzi che invariabilmente venivano da quelle terre, alle quali l'Austria non perdonava di sentirsi italiane...
      In Italia, se per lunghi anni la maggioranza fu colpevole d'indifferenza verso i fratelli più sventurati, la espiò in quei mesi di tragica attesa. La espiò con l'im-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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