Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      Mentre già i contorni della neutralità erano usciti dalle nebbie della prima incertezza e il popolo italiano cominciava a scuoter l'incubo delle gravi perplessità, si presentò alla sua visuale una serie di fatti significanti, che dovevano vigorosamente raffermarlo nel già delineato orientamento.
      Quei fatti, d'indole e di portata diversa, traevano tutti origine dall'azione degli Imperi centrali : tutti si concatenavano in una vasta cospirazione d'aperta o subdola ostilità, che andava lentamente stringendo l'Italia e mirava a toglierle la possibilità d'iniziativa, o, comunque, a fronteggiarla con mezzi prevalentiTutti i più rilevanti e più sacri capisaldi del .programma politico e ideale della nuova Italia erano avversati o minacciati da questa silenziosa mossa avvolgente, proseguita con ferrea tenacia e con raffinata malevolenza. In Africa e in Oriente, nell'Adriatico e nel Mediterraneo, nelle colonie e nella stessa Italia, nelle sfere della nostra influenza e nelle terre abitate dai fratelli irredenti: dovunque sentivamo presente, implacabile, nefasta, la medesima insidia. La nostra via s'inaspriva di sempre nuovi triboli : ed era la stessa mano inafferrabile che li seminava. O se era il caso che aprisse nel nostro corpo una ferita, si trovava pronta la mano nemica ad allargarla e ad invelenirla.
      Così l'Adriatico si popolò di mine vaganti, forse dapprima per semplice inavvertenza, ma poi con tale abbondanza da render troppo verosimile il doloso proposito : e le nostre navi e i nostri velieri affondavano, e i


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 6. Un popolo sfidato (Le provocazioni austriache)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 187

   

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