Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAalto, trionfante. Lo si scorgeva, lo si fissava. Pareva a protezione...
      A metà banchetto, due guide irrompono tra gli a-stanti :
      — Han tolto la bandiera!
      Era vero. La vetta nuda sembrava desolata.
      I gendarmi austriaci avevano strappato il tricolore. E Cima Dodici era nostra! L atto ingiurioso indignò tutta Italia. Fu il tema dei giornali per più giorni. Si chiedeva riparazione. E l'Austria, infatti, non tardò a concedercela e... come!
      Una settimana dopo, due studenti coraggiosi, nottetempo, si issano sul picco. Al mattino, la croce dhe si erge alta, compare dipinta a tre colori : i nostri. Simbolo di diritto e di giustizia riaffermati!
      Ma l'Austria non cede. Caparbia ed ingorda, invia una pattuglia di gendarmi a cancellare quelle vestigia. E in parata, come in una cerimonia ufficiale, la croce viene da un prete ribenedetta : i nostri colori l'avevano sconsacrata. Così, a furia di catrame la croce fu rivestita a gramaglie. Rimase nera e triste, a segnar l'usurpazione.
      Due giornalisti vicentini, sfidando il pericolo, pochi giorni dopo si presentano al Commissariato di Borgo. L'Austria non si era giustificata. Avvenuta l'occupazione, aveva rifiutato di legittimarla. Bisognava conoscere gli incartamenti di Vienna, i quali non mancavano sul tavolo delle autorità di Borgo...
      Infatti la spiegazione fu data, secca e breve :
      « Per adesso Cima Dodici è occupata da noi. Dite che spetta all'Italia? Ebbene, si vedrà. Intanto la teniamo noi... »
      Così l'Austria considerava gli obblighi dell'alleanza.
      Venne un giorno la famosa questione albanese. L'Italia si legò in una particolare società politica coli'Austria per creare sull'altra sponda dell'Adriatico uno Stato nuovo, che impedisse il dilagare dello slavismo e serbasse le traccie dell'antica influenza italiana.
      Intanto, mentre eravamo chiamati alla difesa del-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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