Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA INCATENATASì, il principe Hohenlohe disse questo ad un giornalista che lo interrogava : Abbiamo emanato i decreti in un'ora di grande intimità collo Stato italiano, perchè se li avessimo pubblicati in un periodo di rapporti men buoni, l'impressione sarebbe stata molto più grave.
      Dunque la teorica austriaca era questa : alimentare la cordialità e la intimità perchè potessero servire da cuscinetto contro tutti i colpi di punta e di taglio. Così che quando dai poteri competenti si manifestava la maggiore cordialità, il cittadino italiano doveva sempre attendersi prossima ogni peggiore sorpresa!
      Intanto il Governo italiano non si era accorto di molte cose. Non si era accorto che durante la guerra libica mille cittadini italiani, con pretesti inverosimili, e-rano stati sfrattati da Trieste; che un'ordinanza del governo austriaco aveva prescritto di cacciar via tutti gli stranieri, cioè gli italiani, che vi fossero nelle cave, negli arsenali, nei cantieri. E non si era accorto di un fatto più importante, di un decreto firmato dal ministro della guerra d'accordo con quello dell'interno, col quale si deliberava l'espulsione di tutti gli operai italiani- dai lavori delle ferrovie dello stato. Di fronte ai decreti di Trieste, il governo italiano, finalmente, ebbe il senso che la misura era colma : e fece capire chiarissimamente che in sostanza si era maravigliati e addolorati di quanto avveniva.
      A Vienna si maravigliarono della meraviglia... In Italia allora si stampò che l'Austria aveva una mentalità arretrata, che la sua politica era dualistica come la costituzione, bicipite come lo stemma : che la sua politica estera non andava d'accordo con l'interna. Ma che cosa avevamo fatto per evolvere quella mentalità ? Certo meno che nulla, quando, per asseriti dissensi colla politica dello Stato, licenziavamo un presidente del Senato, un ministro delle finanze, un generale, delegati, prefetti; e quando in compenso affacciavamo una pregiudiziale costante di incompetenza al sentimento nazionale per quelle che erano le ferite reali che lo colpivano da parte del Governo alleato!
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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