Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAzione aerea italiana. Particolarmente sui confini d'Ampezzo, e sopra la Pusteria e la Venosta, proibito volare! La gelosia e il sospetto, sui confini, contro l'esercito alleato, erano di natura che un giorno, essendo scoppiato un incendio a Pieve di Livinallongo, gli alpini italiani, presentatisi al confine, disarmati, offrendo il loro aiuto, furono dalle autorità austriache respinti... e si preferì lasciar bruciare il paese!
      In particolar modo destavano sospetto le grandi manovre italiane ripetute nel Cadore e nell'Agordino, sopra le valli munite in questi ultimi anni dall'Italia con o-pere di sbarramento.
      S'istruirono dall'Austria speciali truppe alpine per la guerra d'alta montagna, s'istituirono comandi di divisione e di brigata ad Egna, a Bolzano, a Brunico...
      A Egna era stato trasferito un parco d'artiglieria con deposito forte di munizioni per obici da campagna. Si costruirono nuove strade militari, alcune con ingenti spese come quella di Senale e quella delle Dolomiti.
      Così l'Austria preparavasi senza posa alla guerra...
      Che faceva l'Italia di fronte a questi notori propositi aggressivi, per tanti anni tenacemente nutriti dall'Austria e la cui attuazione essa preparava senza posa e con tutte le sue forze?
      L'Italia vedeva nella Triplice la garanzia della pace : e s'appagava di questo luogo comune. Nel primissimo periodo dell'alleanza, segnatamente quando fu al potere Crispi, si notavano almeno parole, se non molti fatti, accennanti alla necessità iper l'Italia di esser forte. Ma poi prevalse il concetto che alla nostra sicurezza provvedevano gli alleati : e che per noi meglio valeva far delle economie.
      E si arrivò al punto ohe alla Camera italiana il relatore del bilancio della guerra pronunciò queste incredibili parole :
      « Chi volga uno sguardo ai bilanci anteriori e consideri che da una spesa effettiva di 405 milioni, raggiunti nell'esercizio 1888-89, siamo discesi con l'attuale bilancio a 236 milioni, non può a meno idi rallegrarsi che
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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