Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAInsomma : avere una flotta tale da poter contendere all'Italia il dominio di questo mare, e dati i suoi numerosi appoggi nell'Istria e nelle coste dalmate, darle battaglia o no, a seconda delle circostanze, è stato sempre il fine del programma navale austriaco.
      E questo programma fu attuato con ferrea coerenza ed a costo di qualunque sacrificio.
      Gli armamenti terrestri, in vista della futura, predestinata aggressione all'Italia, non furono mai tralasciati dall'Austria.
      Fino dal 1890 l'on. Barzilai scriveva : « L'Austria ha fatto del Trentino un gigantesco campo trincerato, fortissima base d'operazione, sicuro rifugio in caso di ritirata : fra le sei o sette grandi vie che se ne diramano, appoggiate ai punti strategici di Bolzano, di Trento e di Calliano, essa non ha che a scegliere le linee strategiche atte a portar l'attacco sul punto decisivo, o su più punti contemporaneamente, quando la debolezza della nostra fronte di difesa, determinata dalla necessità di aspettare l'invasione da punti opposti, faccia preferire delle operazioni eccentriche, o divergenti. »
      Il nostro confine orientale, — ricordò alla Camera lo stesso Barzilai, — con una frase felicissima fu definito così : una paratoia idraulica automobile da servire alla erogazione delle forze austriache. Basta che l'Austria alzi il livello delle sue forze, perchè l'inondazione dei nostri piani si compia, senza la possibilità da' parte nostra di alcuna resistenza, e tanto meno di una offensiva, in condizioni normali.
      Parecchi anni or sono, alle Delegazioni austriache, l'on. Pitacco, deputato di Trieste, elencava le opere di fortificazione e i dislocamenti di truppe che l'Austria a-veva compiuto : tutti con la punta volta verso l'Italia.
      Se l'ammiraglio Montecuccoli preparava contro di noi la guerra marittima, il generale Conrad von Hoet-zendorf apprestava instancabilmente la guerra terrestre. Tutta la sua carriera militare si compendia nella preparazione di quella guerra, che due volte egli ha voluto far dichiarare.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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