Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      XIL TESTAMENTO POLITICO DI CRISPI
      Alba di regno _L'autodifesa alla Camera — L'incerta politicaestera — Una frase di Bismarck — «Paralizzare l'Austria» — La minaccia francese — Due specie d'avversar! della Triplice — L'isolamento — La platonica idea del disarmo — Matrimonio di convenienza — i vantaggi per la francia — la
      smentita dell'avvenire.
      Era l'alba del regno di Vittorio Emanuele III. Lina nuova èra politica si delineava all'orizzonte dell'Italia : Francesco Crispi, che della politica passata era stato gran parte; Francesco Crispi, che della Triplice era stato, se non l'autore diretto, il più costante e convinto patrocinatore, si sentì indotto ad alzare ancora u-na volta la voce.
      E pubblicò in favore della Triplice Alleanza uno scritto ch'era anche la sua auto-difesa : e si può dire il suo testamento politico.
      Dieci anni prima, ministro interinale degli Esteri, egli aveva pronunciato queste parole :
      «— ...Quando nel marzo del 1887 il compianto Depretis desiderò che io entrassi nel Gabinetto ch'egli si accingeva a costituire, chiesi anzitutto la lettura del trattato d'alleanza del 1882, che era stato rinnovato al 1887 dal generale di Robilant. E lo chiesi ad un solo scopo : volevo vedere quali fossero gl'impegni dell'Ita-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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