Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAE i trentini, non meno dei fratelli della Venezia Giulia, riaffermarono il programma : o Trieste o nulla-
      Seguirono così mesi ed anni, durante 1 quali il problema universitario non fece un passo innanzi : trascinato svogliatamente fra governo e commissioni che non volevano trovarne la soluzione : inutilmente riproposto con tenacia ammirabile dagli studenti che impegnarono tutte le loro forze nella dura lotta.
      Inutili sforzi. « Governo e Parlamento — disse l'o-nor. Battisti alla Camera di Vienna — non hanno saputo dare agli italiani altro che parole e promesse, ma non fatti. E invero la rude politica dei tempi in cui si negava ogni diritto, era più leale dei sistemi attuali che consistono nel creare e presentare progetti per poi cooperare con ogni forza a seppellirli, giovandosi oggi dell'ostruzionismo sloveno e domani degli sfoghi di qualche pangermanista.
      « Eppure sarebbe bastato che il .Governo avesse voluto, per vincere le difficoltà opposte. Su quei banchi, miei signori, sono passati tanti trafficanti, che hanno saputo acquietare burrasche ben più gravi di quelle scatenate contro l'Università italiana; ma su quei banchi non è ancora apparso un ministro che abbia mostrato di fare sul serio. Se così fosse stato, come in via d'ordinanza si provvide a scuole d'altre nazioni, altrettanto si poteva fare per noi.
      ' « La realtà vera si è che il peggior nemico dell'Università italiana è stato sempre il Governo, il quale neppur ora ha saputo mostrare un po' di benevolenza, dacché pur avendo fatto ampie promesse e impegnata la parola della Corona, non seppe adempiere il suo dovere e dovette esser trascinato, con la votazione di martedì, a questa discussione.
      « Ritenere che si possa provvedere alla cultura di giovani italiani in un ambiente tedesco, è come credere che si possa coltivare la palma sulle alpi o l'abete nel deserto. Il nostro genio, la storia nostra, la nostra tradizione sono essenzialmente diversi da quelli dei popoli nordici.
      « Ma, prescindendo dalle ragioni didattiche, non è — 116 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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