Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAu Mentre nelle valli il Volk.sbund — scrisse Ettore Tolomei — tentava d'insinuarsi adescando, di fronte alla compagine italiana di Trento assumeva un contegno d'aggressività inaudita. La virulenza e l'oltracotanza dei suoi capi procurò al Volìisbund una pessima fama, e finì col destare la reazione salutare del clero e della curia trentina. Il movimento fu seguito da tutto il paese. Non si poteva infatti ammettere che il tedesco fosse imposto nella scuola e nella chiesa non solo, ma che perfino con le minaccie si tentasse costringere i contadini italiani di Val d'Adige a non parlare in seno alla famiglia la loro lingua materna, con le minaccie si tentasse d'impedire ogni azione di difesa e di riscossa.
      « Non mi perdo a rammentare gli attacchi furibondi della stampa d'Innsbruck. Tutta questa intemperie di violenze e di frodi sta per cessare. E resta il vero e il giusto : resta, cioè, l'italianità permanente e rifiorente nell'alta valle dell'Adige, per la forza di quell'eterno diritto che ispira e informa tutta l'opera nostra. »
      « Lo strumento più formidabile del teutonismo contro il Trentino — disse l'on. Battisti in un suo memorabile discorso — fu l'annessione forzata, innaturale, del paese alla provincia tedesca del Tirolo; annessione nella quale il Trentino veniva schiacciato dalla maggioranza numerica dei tedeschi non soltanto, ma altresì dal fatto che ai tedeschi nella Dieta provinciale di Innsbruck fu riconosciuto sempre un più largo diritto di rappresentanza .
      « Nel vasto numero dei compiti assegnati in Austria alle diete, compiti che vanno dalla scuola agli istituti u-manitari, dalle ferrovie e strade alla beneficenza, ecc., il piccolo manipolo degli italiani si vide sempre brutalmente compresso dalla maggioranza tedesca. Non potè impedire che la scuola italiana fosse alla mercè di consigli direttivi tedeschi e tedescofili; che con criteri tutti opposti alla tradizione dei comuni italiani, si introducessero norme e leggi germaniche disastrose; che le sane i-niziative locali italiane fossero ostacolate, proibite, e protetto qualunque disonesto che, proclamandosi austriacante e tiiolese, mettesse le mani sui beni comunali


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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