Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAparte delle sue tasse e delle sue rendite va a beneficio dell'Ungheria sfruttatrice.
      « Dieci anni appresso, imperante il conte Khuen-HederVardy, magiarone di tre cotte, futuro ministro-presidente à poigne, si ricomincia. Ed ecco Zagabria (in tedesco Agram, a modo di Venedig) avere le sue «cinque giornate » come Milano, le sue « tabelle bilingui » come Parenzo, le sue retate di « patrioti » come Trieste.
      « Ed oggi, dopo un altro decennio, la domane del duplice orrendo dramma di Serajevo, alla vigilia d'una « esecuzione militare » contro la sorella Serbia, nonostante le manifestazioni di lealismo dinastico della Dieta, nell'oZim beniaminica Croazia è riproclamato lo « stato eccezionale » : dolcissimo eufemismo dello stato d'assedio, nel buon vecchio tempo privilegio esclusivo dei magiari, nonché dei verfluchter Italiener.
      « Le parti son, dunque, invertite; i personali sono irriconoscibili : solo l'impresario rimane lo stesso. Nel 1848 i ribelli a S. M. I. R. A. erano gli ungheresi e i lombardo-veneti; nel 1914 i « sediziosi » sono i croato-serbi, cioè i gendarmi e i carcerieri di allora. A ciascuno il suo turno : i persecutori diventano perseguitati : gli a -guzzini si mutano in vittime.
      « Ah! perchè spremere tanti globuli e tante lagrime alla misera Italia? Perchè procacciare alle raffinerie di zucchero tedesche tanto superfluo lavoro ex ossibus no-stris?
      « Siffatte industriali benemerenze non impediscono oggi al sempre « cavalleresco » Imperatore e Re di applicare agli « ex-fedelissimi » il ben noto repertorio repressivo della sua Casa, assolutamente come se la Croa-zia-Slavonia e la Bosnia-Erzegovina fossero il Lombardo-Veneto o viceversa.
      «Ebbene; se il Kaiser-Koenig dimentica, l'«ex-pan-duro » ricorda. Quest'ultimo sa perfettamente che se non ci fosse stato lui in quel formidabile Quarantanove, il variopinto Impero oggi sarebbe, o Metternich!, una e-spressione crono.ogica. L'ingenuo ha pagato un po' caro l'amore d'essere il giannizzero, lo strelizzo e il ma-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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