Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA INCATENATAdi fatti. Per esempio, quando fu aperta la nuova linea ferroviaria dei Tauri, il governo austriaco importò a Trieste settecento famiglie di ferrovieri sloveni, che furono concentrate 'tutte insieme in poche grandi case, in uno dei rioni della città già più minacciati dalla propaganda slava. Costruendosi il nuovo Porto di S. Andrea, a Trieste, si son viste discendere dal Carso e dalla Car-niola, chiamate dal governo, squadre di centinaia di manovali sloveni, mentre braccianti triestini e friulani italiani non potevano aver lavoro. Queste schiere compatte, calate come eserciti di conquista, erano tenute separate nettamente dall'elemento indigeno cittadino, e organizzate, e raccolte tutte negli stessi quartieri, ed aizzate fino a far rivendicare da ouesto piccolo esercito di nuovi venuti, fantastici diritti di supremazia nazionale su una terra di millenaria civiltà italiana.
      Le cifre dimostrano inoppugnabilmente l'origine immigratoria e recente dell'elemento slavo di Trieste. U-n'analisi del professore tedesco Bernt dà il risultato che, nel decennio 1900-1910, gli sloveni penetrati a Trieste erano 28.412. Il censimento del 1910 rivela la presenza a Trieste di 11,164 abitanti ancora pertinenti a Comuni slavi della Carniola : ciò che può lasciar supporre, per la maggior parte di essi, ch'erano venuti a Trieste solo da poco tempo. Finalmente : le due scuole elementari private slovene di Trieste erano, nel 1912, frequentate da 1722 allievi di cui però solo 1025 nati a Trieste. E ciò prova che 697 bambini sloveni, corrispondenti a un numero proporzionato di famiglie slovene, erano giunti a Trieste dopo la loro nascita, ossia solo da pochi anni.
      Ma gli esempi potrebbero moltiplicarsi facilmente : e quanto vale per Trieste, vale in ugual modo per l'Istria e per il Friuli Orientale, dove segnatamente Gorizia fu il campo predestinato d'un' importazione veramente straordinaria di slavi.
      Eppure quelle nobili terre hanno superbamente resistito : e la loro italianità è uscita dall'aspra lotta senza menomazione e con piena fede nell'avvenire.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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