Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdel quale alcuni oratori ed io stesso abbiamo testé parlato; proprio niente di più. In quanto poi alle grida A Salonicco! citate dall'onorevole Giovagnoli, io trovo che si mandano là quelle grida A Salonicco! A Salonicco! come se ne sentono tante anche altrove. Anche in coteste voci io non vedo niente di straordinario e cade quindi da sè che io abbia potuto muovere una interpellanza qualsiasi al gabinetto di Vienna per quell'affare : linguaggio più corretto e più regolare di quello che ha tenuto il signor Tisza non è possibile.
      « Il discorso che quel primo ministro tenne dinanzi al Parlamento del suo paese in quella circostanza, a fronte delle interrogazioni che gli hanno rivolte, non lascia nulla a dire. Quanto alle grida di qualche parte della Camera e di qualche deputato, chi può risponderne? *
      « L' onorevole Giovagnoli dice esser nato troppo presto per aver simpatia per l'alleanza austriaca. Gli fo osservare che io sono nato prima di lui. Del resto sulla questione che egli ha toccato, la Camera mi permetterà che io non dica niente; tuttociò che potrei dire, mi pare, sarebbe, più che superfluo, sconveniente; quindi, nulla dirò. )>
      Il conte di Robilant, nel 1887. dopo il primo periodo di esperimento della triplice alleanza, in una lettera ufficiale al conte de Launay, scriveva queste parole che furono più di una volta ricordate : « Decisamente io sono stanco di questa alleanza infeconda e non mi sento il coraggio di portarla alla rinnovazione, perchè sento troppo profondamente ch'essa sarà sempre improduttiva per noi. È possibile che Bismarck si sia immaginato ch'io sentirei il bisogno di stargli à la suite; mai si è ingannato stranamente. È. dunque più che probabile ch'io non rinnoverò l'alleanza e che mi riserberò di legarmi a chi mi parrà, quando il momento sarà venuto. »
      Robilant era stato veggente pronosticando l'improduttività fatale di quell'alleanza per l'Italia. Tuttavia le circostanze lo portarono a rinnovarla, poco dopo aver scritto quelle memorabili parole.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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