Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA INCATENATAl'ultimo atto della tragedia ch'era cominciata nei circoli repubblicani della capitale italiana, e la cui peripezia è segnata dalla scoperta delle bombe a Ronchi, doveva svolgersi nelle prime ore di questa mattina.
      « L'esecuzione del fanatico sfortunato, che, come si sa, era chiamato al Tribunale di guerra a rispondere di alto tradimento, tentato omicidio e diserzione, ebbe luogo alle 6,45 di mattina nel piccolo cortile interno della caserma grande, che questa mattina era circondata da una massa di gente non piccola, ma inutilmente, perchè la curiosità non vi aveva ingresso. L'intenzione primitiva di eseguire l'esecuzione nel castello, fu abbandonata. L'ingresso era permesso soltanto ai militari; ma prima che principiasse il triste atto, erano comparsi impiegati del tribunale, per essere al loro posto nel caso giungesse per telegramma la grazia.
      «Una compagnia del reggimento Albrecht assisteva all'esecuzione, mentre altre due compagnie dello stesso reggimento ungherese facevano esercizi nel cortile grande. Oberdan non perdette un momento la sua tranquillità ed il suo sangue freddo.
      «La forca era eretta dinanzi alla sua cella, separata dalle altre; egli si avanzò a passo fermo, spogliò da sè la giubba a liste gialle del reggimento Weber, al quale era stato incorporato nella leva del 1878: e restò fermo in calzoni scuri da borghese e camicia bianca, aspettando che il boia si accingesse all'opera. Questi eseguì l'atto senz'alcuna interruzione. Precisamente nel momento in cui Oberdan dirigeva alcune parole ai presenti, si udì un forte rullo di tamburo, sicché le ultime parole non furono udite che da coloro che gli stavano più dappresso. L'agonia durò circa sei minuti, poi il cadavere fu riportato nella cella.
      «Sugli ultimi momenti del giustiziato, ci pervengono le seguenti" comunicazioni : Oberdan ascoltò la lettura della sentenza di morte senza che sul suo viso apparisse la menoma impressione. Dopo la pubblicazione della sentenza fu ricondotto nella sua cella e guardato a vista da due soldati del reggimento Albrecht. Nel piccolo cortile della caserma trovavasi una sentinella di-
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      I. RecgIO — Storia della grande guerra d'Italia _ Voi. II 4


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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