Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      L'ITALIA INCATENATAnazione straniera è più vigorosa e più disinteressata che non fosse nella Lombardia e nella Venezia; è più ardimentosa, più inflessibile, più intransigente che non sia nell'Alsazia e nella Lorena.
      « L'Italia dapprima non volle credere alla italianità dell'Istria. Sforzata dalla verità, si die un'aria di ti vedo e non ti vedo, di ti voglio e non ti voglio.
      « Ai fremiti di patriottismo che venian dal Timavo i rivoluzionarii infranciosati rispondevano : Che nazione o che patria? Per noi Italia e Austria è tutt'uno.
      « Ai gridi ohe chiamavano rivendicazione dal Quar-naro i rivoluzionarii politici rispondevano : Noi non vogliamo disperdere le forze, noi non vogliamo altra guerra che con la monarchia e serbiamo le carabine per fare le barricate. — E andavano a scrivere co l carbone su' muri: Viva la Repubblica...
      « Ai gridi di dolore che fioreggiavano rochi tra il tergestino e il flanatico, monarchici, destri e sinistri, rispondevano applaudendo l'inno austriaco in Piazza Colonna a Roma.
      « Io udii con questi orecchi; e anche da certe fo-scaggini passanti per l'aria del grave crepuscolo estivo parvemi udire — « Vili, vili, vili! Onta a voi e ai vostri figliuoli! » — Credei fossero le ombre degli italiani impiccati. sgozzati, bruciati, fucilati dalle italiane bastonate al suono di quell'inno. Ma forse erano le nuvole portate dallo scirocco. E scagnai singhiozzando ferocemente e ringhiottendo nell'ira un mio verso...
      « Ecco perchè Guglielmo Oberdan è condannato a morte, in terra italiana, per lègge dell'Impero austroungarico.
      « Egli vide questo machiavellismo anfibio della politica ufficiale e della politica partigiana. E disse : Gettiamo nella triste partita la testa, e vediamo di che giuocano.
      « Egli andò, non per uccidere,, io credo, per essere ucciso.
      « E oggi in questa oscurazione d'Italia, c'è un punto ancora della sacra penisola che risplende come un faro; ed è la tua austriaca prigione, o fratello!


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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