Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAnione o l'azione parlamentare, per contro presso di noi è mestieri che ogni sforzo del governo si rivolga a conseguire favore e solidarietà presso le popolazioni stesse, e segnatamente presso il Parlamento.
      « Su questo e su altri dilicati argomenti la divergenza fra Vienna e Roma chiarissi abbastanza spiccala, perchè non sembrasse esservi probabilità di un componimento. Ond e che il conte Kalnoky lasciò intrav-vedere che bastasse addivenire ad accordi intimi fra i due paesi, ad una garanzia di « neutralità », anziché ad un vero trattato d'alleanza. Comunque, egli era tanto desideroso di un equo accordo coli'Italia, nell'interesse austro-ungarico, e sapeva del resto quanto premesse al principe di Bismarck di farla entrare nell'alleanza, che finì col proporre che il gabinetto italiano « precisasse » meglio le sue idee. »
      Le discussioni furono lunghe : si ebbero dilazioni, incidenti, ostacoli. Ma gli eventi dovevano compiersi : e il 20 maggio 1882 fu firmato il primo trattato della Triplice, che doveva essere segreto e rimanere in vigore cinque anni.
      Que Dieu bénìsse cette oeuvre de paix! — esclamò il plenipotenziario tedesco principe Enrico di Reuss. La frase conservò un apparente valore per trentadue anni: e subì la più flagrante smentita nel 1914.


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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