Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAuale, per una ragione qualsivoglia, ponga il bilancio elio Stato nella impossibilità di provvedere largamente a tutto ciò che è necessario alla sua difesa ed a quelle opere pubbliche che sono indispensabili nella guerra, e allo sviluppo di quella proprietà economica, senza della quale anche le guerre difensive non si possono validamente e lungamente sostenere. Ma, sebbene pur confidi che non verrà l'occasione in cui codesti mezzi si debbano adoperare, dico apertamente che, se un tale governo fosse possibile in Italia, esso dovrebbe essere qualificato con una parola che non posso pronunziare ».
      Queste pubblicazioni fatte da ex-ministri scuotevano vivamente la pubblica opinione. Lo scritto del Cadorna, in particolar modo, fu molto commentato : ed ebbe esplicite adesioni ufficiose.
      Notevole era il fatto che in ambedue le pubblicazioni, sia pure con diverso intento, era messo in evidenza il lavorio di Bismarck : misterioso lavorio, che doveva dar luogo a tante supposizioni.
      Per un ravvicinamento deciso dell'Italia agli Imperi Centrali erano necessarie due condizioni : l'inasprimento dei rapporti con la Francia e l'attenuazione della permanente ostilità contro l'Austria.
      Un uomo politico della forza di Bismarck, — scrive Pietro Silva, — era capace di trovare i mezzi per superare queste difficoltà. ìE i mezzi furono da lui creati in quel Congresso idi Berlino, nel quale la genialità e la potenza del Cancelliere si manifestarono così mirabilmente. Mentre, sostenendo 1* Austria nella questione della Bosnia-Erzegovina, raggiungeva il duplice scopo di prepararsi nell'Austria una fida alleata e di spingere l'Austria verso l'Oriente, escludendola così sempre più dalle questioni della Germania, egli anche creava, con la questione di Tunisi, non solo il mezzo di distrarre la Francia dalle idee della reoanche, ma gittava pure il pomo della fatale discordia tra Francia e Italia, che doveva spingere quest'ultima nelle braccia delle Potenze centrali.
      «L'Allemagne — scriveva tre anni dopo l'ambascia-— 28 —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 2. L'Italia incatenata (33 anni di Triplice Alleanza)
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 208

   

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