La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (507/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      stettero contro di noi in armi dal 30 settembre- al 0 ottobre; avvenuta la resa che ci fruttò un numero ragguardevole di prigionieri e di armi, il generale bulgaro comandante il settore di Sop, fatto prigioniero dai nostri, espresse la sua viva ammirazione per l'audacia dimostrata dai fanti italiani nel lanciarsi all'attacco., pure essendo inferiori di numero e di mezzi, sotto violento fuoco di artiglieria e mitragliatrici.
      A completare infine il breve quadro della valorosa attività nei vari campi della guerra mondiale, va ricordato che un ardito contingente di truppe italiane partecipò anche alle operazioni che hanno condotto alla disfatta dell'esercito musulmano in Palestina ed alla liberazione di quelle terre, ove l'antico valore italiano secoli prima eroicamente rifulse.
      Così ben ragione aveva poco tempo dopo il generale Armando Diaz di pronueiare durante una solenne cerimonia queste superbe, scultoree parole, degne del grande condottiere e dell'uomo ad un tempo:
      JSTon son io che ho avuto, con la fermezza e la fede, la vittoria, ma è l'Italia, ma tutto il popolo che con la sua disciplina e il suo sacrificio ha saputo arrivare al compimento di idealità, che sembravano un sogno.. La nostra è una superba, direi quasi, nel senso migliore, una violenta affermazione della nostra razza la quale ha raggiunto mete superbe di cui ancora, durante lo sviluppo degli avvenimenti, non è possibilie adeguatamente giudicare. La pace non è firmata ed un esercito per quanto vincitore, non si può sciogliere od assottigliare, fino a quaudo la pace non sia conclusa
      . * * *
      La pace non era firmata e ben lontano doveva essere ancora quel giorno, benché l'il novembre, la Germania, visto lo sfacelo della sua cara Austria che aveva sesruito nel crollo la Bulgaria e la Turchia, comprendendo come qualunque altra resistenza, dopo la vittoria italiana sarebbe stata vana e prendendo astutamente alla lettera le proposte ideali di Wilson chiedesse anch'essa agli alleati un armistizio preludente ad una pace basata sui famosi 14 punti, dai quali aveva tutto da guadagnare, poiché, se applicati, le a-vrebbero garantito l'integrità completa del suo territorio.
      La notizia che la guerra delle armi era finita su tutti i fronti provocò in tutte le nazioni formidabili/, e*
      _ Ó07 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (507/519)






Sop Palestina Armando Diaz JSTon Italia Germania Austria Bulgaria Turchia Wilson