La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      to l'avanzata conquistando, il 12 ottobre, Kavaia, il 14 Durazzo e Tirano. Il 1S ottobre gli austriaci, premuti dai nostri, si ritirarono sul fiume Isnii e, incalzati dalla cavalleria che operava sull'ala sinistra, ripiegarono il 23 sul Mathi. Le bande albanesi, alzata la bandiera italiana, cooperarono con noi molestando il nemico che tentava un'ultima resistenza. Tuttavia il mattino del 27 le avanguardie italiane entrarono in Alessio, e, proseguendo la loro marcia, occuparono il 27 S. Giovanni di Medua dopo di aver sostenuto un combattimento vittorioso contro le ultime retroguardie avversarie, che avrebbero voluto far resistenza sulle forti posizioni del Tarabosch e di Brdiza, tentando la difesa di Scutari. Le nostre truppe ebbero ragione anche di questo estremo baluardo nemico, ed il 31 ottobre con l'occupazione di Scutari si compiva la liberazione dell'Albania, dando così bella prova di alto valore, di costante tenacia, di forti virtù militari.
      che in Macedonia combattevano alfiera pertinacia, per due anni, le difficili posizioni nell'arco della Cerna e di aver brillantemente partecipato alla fortunata offensiva che condusse al crollo del fronte bulgaro. Il Corpo di spedizione italiano, dopo aver impegnato il nemico per impedirgli di spostare le sue truppe nel settore compreso fra la Cerna e il Vardar prescelto dagli Alleati per l'attacco principale, il 22 settembre attaccò a fondo il nemico che tentava di ritirarsi ordinatamente, e dopo aver vinto la resistenza dei nuclei di copertura ed aver superato gravi difficoltà di terreno, conquistò 1G villaggi e si impadronì della forte posizione di Monte Robiste, caposaldo dei nemici.
      Proseguendo instancabili attraverso l'aspro massiccio di Monte Baba, gli italiani compirono una marcia strategica di grande importanza per tagliare la ritirata delle truppe nemiche ripieganti dalla regione di Monastir. Occupato Krusevo il 2G settembre, le nostre truppe spezzarono il giorno successivo la resistenza nemica sulle creste di Stramol e di Baba, ed in cooperazione coi francesi, si apprestavano ad espugnare le formidabili posizioni di Sop, quando il combattimento venne sospeso in seguito all'armistizio di Salonicco.. Le truppe bulgare, per mancanza di ordini.
      hanno il vanto di aver difeso conOfi


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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