La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      tomiche conosciute. Togliendo le ossa dai rottami della vecchia cassa fu trovato in fpndo a questa un dente d'oro. Era di Filzi : anche questo fece cou assoluta certezza riconoscere il suo teschio da cui era caduto. Si ebbe poi un'ultima e più rigorosa prova che quei resti appartenevano ai due martiri. Nella composizione degli scheletri si trovarono mancanti un cubito ed una scapola. Fu scavata allora la fossa in Castello, fu frugata la terra e le due ossa furono ritrovate. Damiano Chiesa non era stato rimosso. Era nella terra che aveva bevuto il suo sangue nel punto stesso dove erano stati fucilati i ventun garibaldini lombardi fatti prigionieri a Castel Toblino. Sangue su sangue.
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      Il Re visitò Trieste accompagnato da Diaz, Badoglio e dal Comandante Rizzo il giorno 10 novembre. Vi si recò a bordo dell' "Audace" e la sua fu una visita trionfale. La folla ruppe i cordoni della truppa e circondò Vittorio Emanuele con tale impeto d'entusiasmo e di commozione che egli ne rimase profondamente impressionato.
      Se viva fu la gioia delle popolazioni liberate si può ben comprendere a che grado d'intensità giunse l'entusiasmo degli italiani nel regno.
      Quando Vittorio Emanuele rientrò in Roma il 14 novembre dopo aver mantenuto la sacra proméssa di non ritornarvi che a guerra vittoriosamente finita, la' capitale Io accolse con una di quelle deliranti dimostrazioni che nessuno può descrivere, dissero coloro che vi presero parte, se non era presente.
      Al Quirinale il Sovrano, evocato dalla grande folla apparì al balcone con la Regina e il principe Umberto.
      Il sindaco Colonna, presso a lui. parlò «lei superato cimento, della grande vittoria e del voto sciolto da Casa Savoia con la liberazione degli italiani irredenti.
      La grand'osa, indimenticabile dimostrazione si ripetè il giorno dipo quando giunsero a Roma il generale Diaz, che i1 Re aveva nominato Generale d'Esercito,e il generale Badoglio.
      Il treno giunse alle 11.15, accolto da altissimi evviva. I generali Diaz e Badoglio .discesi dal vagone riservato, furono subito serrati da varie centinaia di persone. L'on. Orlando, il sindaco Colónna si fecero loro incontro abbracciandoli con effusione, mentre una bambina in' tenuta di espi ora tri ce offriva al generale
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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