La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      il comandante Ciano, a nomo dell'ammiraglio Cagni, gli annunziò che questi doveva, per l'armistizio, occupare la città e le fortezze.
      L'ammiraglio Cagni salì a bordo della Saint-Bon, che issò il gagliardetto azzurro. La corazzata si trascinò dietro la lunga fila della formazione navale ed entrò solennemente nel porto, acclamata dagli urrah dei marinai con berretti jugoslavi allineati sulle grandi navi da battaglia dell'ex-lmpero, mentre i marinai dalle navi sfilanti sicure tra gli sbarramenti, rispoudevano: Viva il Re! La popolazione, dalle rive, faceva eco alclamore navale, con un urlo immenso".
      * • *
      Ed ecco anche come Fiume venne finalmente liberata.
      L'ultima settimana della città era stata tragica.Il 24 ottobre il reggimento 7t), (li soldati croati comandato da ufficiali croati, ritornò in caserma dalla piazza d'armi sventolando bandiere croate. Avvennero violenze. La polizia ungherese tentò di disperdere le truppe croate e di strappare le bandiere, ma i soldati reagirono. Si fece a fucilate per le strade. Verso mezzogiorno, quando il reggimento croato era entrato in caserma, il Comando militare gli mandò contro un battaglione di assalto ungherese a intimargli la resa. Ne seguì un nuovo scontro. Altre truppe croate arrivarono ili soccorso, con mitragliatrici. (ìli ungheresi furono vinti e disarmati. E i croati spadroneggiarono. Furono occupati tutti gli edifici pubblici, sui quali venne inalberata la bandiera croata : furono occupati gli accessi al porto, la stazione ferroviaria ; venne sospeso il movimento dei treni, venne interrotto il servizio postale e telegrafico con l'Ungheria : le scritte italiane, tedesche e magiare furono sostituite da scritte in croato. Dai sobborghi e dalle campagne, torme di teppisti si rovesciarono sulla città saccheggiando e devastando. Soldati croati vi si unirono, e vi si unirono anche soldati di altre nazionalità. Gli italiani, che sono la grande maggioranza e che hanno sempre tenuto il governo amministrativo della citlà, e alcune delle autorità croate improvvisatesi stentarono enormemente a ristabilire un po' di calma e di ordine. Pattuglie di militari non invasati di bolscevismo e le guardie municipali lavorarono per impedire saccheggi e violenze, ma non potè-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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