La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      — Da.oggi i nostri morti non sono morti! — grida da prua con la sua voce tonante il generale. E la sua maestosa figura troneggia dall'alto della folla.
      Il Governatore si l'eco quindi — fra alte acclamazioni e pioggia di fiori — all'ex palazzo della luogotenenza dove, nel salone principale, il podestà Valerio, contornato da tutti i membri del Comitato di Salute Pubblica e da quelli (lei Fascio Nazionale, espresse al generale Petitti Di Roreto tutta la riconoscenza . della città. Parole patriottiche e concitate pronunziò pure il dottor Puecher a nome della classe lavoratrice. Un ufficiale czeco, a nome delle sue truppe incaricate per il mantenimento dell'ordine pubblico nelle tre giornate di rivoluzione, e il deputato iugoslavo dottor Rybar fecero atto di omaggio al Governatore il quale, avvolto in una bandiera tricolore, rispose :
      Cittadini di Trieste, le accoglienze fatte alle nostre truppe sono degne del vostro gran cuore e io vi ringrazio e vi saluto in nome dell'Italia e del nostro Re. Vi porto il saluto dell'Esercito che sacrificò generosamente il suo sangue per rendere reale il sogno di un secolo. Sarà molto facile il mio compito con un popolo come voi. Vi invito a gridare tutti con me: Viva il Re! ! Viva l'Esercito! Viva l'Italia!
      Grida formidabili risposero.
      Fuori, il popolo sulla Piazza Grande, per le strade, al porto, continuò ad acclamare i soldati che sbarcavano e che sfilavano tìerissimi. Le musiche suonavano gli inni della Patria : e la folla li accompagnò col canto. Marinai da sbarco, mitraglieri, i bersaglieri del generale Coralli, carabinieri, furono festeggiati senza fine.
      La mattina del 4 novembre un corteo immenso salì alla vecchissima cattedrale del Santo protettore fra un tripudio di bandiere, nel sole, al suono delle storiche, campane, Dinanzi alla chiesa gruppi di soldati — marinai, bersaglieri, mitraglieri, carabinieri, deposero gli elmi, le daghe e le baionette. Le armi saranno conservate nella cattedrale.
      Nella mattinata del •"> novembre la divisione Cagni partì da Venezia alla volta di Pola, con le truppe da sbarco. La spedizione comprendeva: la Saìnt-Bon, i cacciatorpediniere Abita, La Ahma.J'Uo-e Missori, le torpediniere d'alto mare Procione. ('Unirne e Pellicano,-funzionanti da navi dragamipe.Jfì torpediniere 2, 4, 41, 04
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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