La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      segnatale; quella di Trento. Occupare Trento fulmineamente significava tagliare al nemico tutte le sue retrovie dal Brenta al Garda, minacciare anche quelle dei settori ad occidente del lago, troncare d'un colpo la possibilità di combattenti di retroguardie che avrebbero potuto essere asprissimi, per la facilità di difesa consentita dalle gole montane.
      Frattanto alla estrema destra dell'armata il X corpo, accompagnando il movimento in avanti della G.a armata sull'Altipiano di Asiago, aveva attaccato la notte sul 2 in Val d'Astico, con l'obbiettivo di risalire la valle stessa, minacciando di aggiramento le forze nemiche degli altipiani di Tonezza-Folgaria per separarle da quelle degli altipiani di Asiago-Lavarone. Il primo attacco fallì contro la difesa nemica; il secondo ne rovesciò la resistenza. Fna colonna puntò rapidamente su per Val d'Astico fino a Lastebasse agevolando l'avanzata di altre truppe sull'Altipiano di Tonez-za e costituendo un profondo saliente minaccioso per le truppe avversarie fronteggianti l'armata.
      Il giorno 2 il momento era dunque propizio all'attuazione della manovra di Val Lagarina. Verso le ore 3 p. m., il riparto d'assalto con uno sbalzo fulmineo si slanciò sullo sbarramento di Serravalle, ne annientò il presidio in fiera lotta a corpo a corpo, si gettò impetuosamente nella angusta breccia aperta, subito seguito dal IV Grunpo Alpino (battaglioni M. Pavione, M. Arvenis e FeltreV Alle ore 8 45, sunerate nuove successive difese nemiche, gli arditi e gli alpini entravano in Rovereto e l'occupavano catturando varie centinaia di prigionieri e decidendo per avvolgimento anche la sorte delle forze avversi ri e, che sebbene sloggiate dal Pasubio e dal Passo della Borcola mercè lo impeto dello nostre colonne d'attacco del V Corpo di Armata, ancora si difendevano accanitamente in Val Terragnolo ed in Vallarsa. Squadroni di Cavalleggeri d'Alessandria vennero immediatamente lanciati sulla via di Trento, dove entrava per primo il 3 alle ore 3.15, insieme con gli infat'cabiU arditi del XXTX riparto d'assalto con gli arditi del TV gruppo alpini e con gli artiglieri del 10° Gruppo dn montagna.
      Tra il delirante entusiasmo della popolazione, dinanzi a una turba immensa di soldati austriaci sorpresi nella città, il tricolore venne issato sul Castello del Buon Consiglio.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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