La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      te ed attendeva vibrante la sua ora, ebbe l'ordine pur essa di attaccare. Con l'appoggio di una divisione, fatta passare attraverso i ponti della 10a armata e spinta verso sud, lungo il Piave, forzò in aspra lotta gli sbocchi di l'onte di Piave, di Salgaredo, di Roman-ziol di S. Dona ed avanzò decisamente nella piana, sebbene fortemente ostacolata dall'avversario, che si accaniva in tenacissima resistenza di retroguardie per coprire il ripiegamento delle proprie artiglierie. Oltre 3000 prigionieri furono catturati in quella giornata.
      A sera dopo vivaci combattimenti, le truppe della 12a armata si erano aperta la stretta di Quero ed a-vevano allargato la loro occupazione del massiccio del Cesen ; l'Sa armata, raggiunta la cresta della dorsale prealpina da M. Cesen a M. Pezza, combatteva al passo di San Boldo. Più ad oriente aveva forzato la stretta di Serravalle, a nord di Vittorio, oltrepassato Breda Fregosa, Sarmede e Caneva. La 10a e la 3a Armata avanzavano verso la Livenza.
      Così la battaglia si svolgeva con esatto ritmo crescente secondo il disegno prestabilito.
      Il Comando austro-ungarico, tratto in inganno dai nostri due sforzi alle ali, sul Grappa e alla Grave di Papadopoli, si era lasciato assorbire verso il Grappa le riserve del Feltrino, e verso la 10a armata, che aveva compii:) di fianco difensivo, la più gran parte delle riserve d i piano; cosicché ogni sforzo per contenere la nostra rapida irruzione da Vittorio verso la convalle bellunese non poteva più giungere che tardivo, e l'aggiran dito pel rovescio del Grappa si presentava ormai promettente dei maggiori risultati.
      La minaccia che la 12a armata, superata il 30 la stretta di Quero, già portava in direzione di Feltre, subito valutata anche negli effetti lontani, fece deliberare il movimento decisivo per il settore del Grappa.
      Infatti nella notte dal 30 al 31 il grosso delle forze nemiche, ricevutone improvvisamente l'ordine, aveva, col favore delle tenebre, iniziato il ripiegamento sulla fronte Fonzaso-Feltre. per coprire, col concorso delle difese organizzate più ad oriente al passo di S. Boldo e alla stretta di Fadalto, le linee di comunicazione dell'Alto Piave. Il Comando della 4a armata, tenuto sull'avviso di quanto accadeva negli altri settori, ebbe la sensazione di questo movimento, e ordinò alle sue truppe di riprendere l'avanzata.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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