La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      sempre impegnato nella lotta, era il giorno 27 passato alla controffesa : otto attacchi sferrava contro il Pertica, tutti respinti ; per sei ore il combattimento infuriò intorno alla vetta ; i cadaveri s'ammucchiarono sulle sassose pendici.
      Sul Valderoa, l'Aosta, benché soverchiata da forze preponderanti, s'abbrancò alla cima, e non piegò.
      Un'implacabile azione d'artiglieria si svolse da parte nostia il 28; il 29 si riaccese la lotta delle artiglierie sull'Asolone e in Val Cesilla ; le cornile italiane tendevano dall'Asolone al Col della Berretta per favorire l'ampliamento dell"occupazione del Peitica e l'espugnazione del Prassolan e del Solarolo e per slanciarsi alla concini sta della conca di Feltre lungo i contrafforti del Roncone e del Tomat'co. Il nemico oppose una resistenza accanita, contrattaccò instancabile, gettò nella lotta le sue ultime ricerve, portando ad 11 le divisioni in linea.
      Così la 4a armata, pur non potendo raggiungere sul terreno l'obiettivo finale assegnatole, di interromnere materialmente le comunicazioni fra le tranne nemiche della zona alpina e quelle del piano, riusciva con la sua tenacia nel compito di cooperazione immediata logorardo le riserve che l'avversario teneva nella conca di Fe'tre, ed impedendo loro di poter essere lanciate nella pianura ad arginare la breccia aperta dall'S3, dalla 10a e dalla 12a Armata.
      La d'sfatta nemico già dedicatasi fin dal giorno 28, decisa ii 20, precipitava il 30.
      Sotto l'irresistibile pressione combinata dalle altre armate di manovra, la fronte frettolosamente rinsaldata dal nemico su posizioni retrostanti veniva di nuovo sfondata in più punti. L'8a armata svol^e^do bri^antemente il compito assegnatole, convergeva a sinistra con rapida avanzata, si slanciava sulla dorsale delle Prenlpi ad oriente del M. Cesen, contro la stretta di Fadalto e sul Cansiglio. e puntava alla conval'e bellunese. La la divisione di cavalleria veniva lanciata innanzi tra l'8a armata e la 10a. obiettivo la Livenza a nord di Sacile, e più oltre il Taerl'ameuto.
      Così deMneatasi la situazione, il Comando Supremo ritenne giunto il momento di far entrare in azione anche le truppe schierate sul basso Piave.
      La 3a armata, che, agli ordini di S. A. R. il Duca d'Aosta aveva fortemente impegnato il nemico di fron-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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