La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      pezzi — pronti ad eseguire fuochi preparati e controllati di sbarramento, di interdizione, di contrabatteria, erano addensate ai fianchi e dietro i singoli settori della difesa, così da sviluppare azioni di massima efficacia sia frontalmente, sia d'infilata.
      Tre distinte masse d'artiglieria, difendevano la regione a nord del Grappa, in complesso 1200 pezzi; la prima massa, postata sul margine orientale dell'Altopiano di Asiago, ad occidente del Brenta, comprendeva oltre 100 pezzi; la seconda, distribuita a cavallo della Val di Seren, contava circa G00 bocche da fuoco; la terza ad oriente del Piave nella zona Segusino-Valdob-biadene, noverava circa 200 pezzi. A queste tre masse noi contrapponevamo complessivamente circa 1800 pezzi, di cui, circa 300 sul margine orientale dell'Altipiano di Asiago, circa 800 nella zona del Grappa, e 500 nella regione Montenera-I'ederobba. Di fronte al nostro settore Pederobba-Palazzoii erano raggruppati in tre distinti ammassamenti circa 500 pezzi; il primo sulle colline tra Valdobbiadene e Colbertaldo, il secondo nella piana di Sernaglia, il terzo nella zona Col-lalto-Susegana-S. Lucia di Piave-Mamlre. A queste artiglierie erano contrapposte una nostra massa di circa 450 pezzi nella zona di Cornuda e 1700 pezzi nella zona Montello-Palazzon, contro la fronte principale di sfondamento.
      Finalmente, circa 350 bocche da fuoco potevano essere impiegate sulla fronte alle Grave di Pap.idopoli, dove erano schierati circa G00 pezzi italiani.
      Complessivamente da parte nostra, oltre 4750 pezzi di artiglieria di ogni calibro, compresi circa G00 grosse bombarde potevano concentrare il loro tiro distruttore sulla fronte d'attacco. Vennero accumulati presso la fronte, per l'azione, 5,700.000 colpi (8 giornate di fuoco). La fronte era da noi tenuta complessivamente con 51 divisioni di fanteria italiana, 3 britanniche, 2 francesi, 1 czeco-slovacca ed il 332° reggimento di fanteria americano. La massa destinata a rompere la fronte nemica nella fase iniziale della lotta ed a sfruttare il successo venne composta di 22 divisioni di fanteria di prima linea, delle quali due britanniche e una francese; Armate: 4a ten. gen. Giardino; 12a gen. Oraziani dell'Esercito francese; 8a, ten. gen. Caviglia; 10a, gen. Conte di Cavan dell'Esercito britannico; 19 divisioni italiane (15 di fanteria e 4
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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