La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      rischio era grande, ma l'animo era forte. Le due minuscole siluranti con ardita e decisa manovra traversarono la linea dei cacciatorpediniere di scorta eludendone la vigilanza, presero posizione tra essi e le due navi maggiori e al momento opportuno lanciarono i loro siluri: due contro la nave capolinea, uno contro la seguente. Le grandi navi austriache furono entrambe colpite, ed è noto che il siluro manda o (pianto meno infligge sempre danni gravissimi anche alle navi più potenti.
      Il rombo sinistro degli scoppi rivelò al nemico la presenza delle nostre unità che tuttavia riuscirono a prendere caccia. Qualche cacciatorpediniere tentò l'inseguimento ed aprì un fuoco vivace. Ma ancora una volta la fortuna fu propizia al generoso ardire e le nostre unità riuscirono ad allontanarsi non senza avere inflitto danni certamente gravi ad un cacciatorpediniere che serrava dappresso la silurante del comandante Rizzo. Le nostre navi rientrarono incolumi alla loro base senza danno o perdita alcuna. Il successo ha pienamente arriso all'arditissima impresa per l'audacia e le mirabili doti di marinaio e di soldato del comandante Rizzo, per l'animo invitto degli uomini che equipaggiavano le due unità comandate da Giuseppe Aonzo e da Armando Gori.
      La sezione della Marina del Ministero della Guerra austro-ungarico, a conferma del successo dell'ardita impresa comunicava da Zurigo in data 13 giugno :
      La nave Szent Istvan (Santo Stefano) è stata silurata nell'Adriatico, durante un viaggio notturno, ed è affondata. Il tenente di vascello Max von Roevid, il capo macchinista Sarnitz, il cadetto di marina Antonio Muller e circa 80 marinai dell'equipaggio sono scomparsi. L'aspirante di marina Giuseppe von Serba fu ucciso. Il resto dell'equipaggio si è salvato.
      Si seppe poi che anche l'altra nave la Tegliefthof era stata seriamente colpita e danneggiata.
      Il giubilo in Italia per questo nuovo atto dei nostri marinai fu immenso.
      Il Re decretò la medaglia d'oro al comandante Rizzo che fu promosso anche capitano di fregata e altre medaglie d'oro, d'argento ed altre promozioni ebbero gli eroici compagni che l'aiutarono nel fortunato e coraggioso colpo.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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