La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      racca, giunto sul Montello, si abbassò per primo. Tino lo seguì, mentre gli altri si spargevano attorno e si immergevano nell'aria fumosa della battaglia. Il terreno boscoso e cespuglioso intorno alla Abazia di Nervosa formicolava di masse austriache dietro alle prime schiere con cui i nostri erano impegnati. Il tenente Osnaghi, che aveva seguito il maggiore, lo vide per qualche minuto aggirarsi e mitragliare il nemico, vide lo scompiglio qua e là prodotto dalle sue raffiche. Volava a 150 metri. Sotto, la battaglia infuriava. Ad un tratto l'apparecchio di Baracca, fregiato di un cavallo rampante, diede un balzo, si impennò, e subito, precipitò divampando nella località denominata "Busa delle rane". I fanti combattenti videro anch'essi il velivolo cadere in fiamme e consumarsi in uu incendio che rosseggiò fino a notte, ma non poterono, per le raffiche delle mitragliatrici giungere sul luogo della caduta.
      11 maggiore Francesco Baracca, da Lugo, aveva trent'anni. Tenente nei lancieri "Piemonte Reale" nel 1912 era entrato nell'aviazione, prendendo il brevetto di pilota al campo di Bètheny. Entrò in squadriglia al campo di Mira fiori nel marzo 1913: passò nel Dicembre 1914 al campo di Taliedo, poi a quello di Pordenone. Nel maggio 1915 fu inviato in Francia al campo del Bourget. In agosto, con la prima squadriglia da caccia, giunse a Campoformio. Il 7 aprile 1916 abbattè il primo apparecchio austriaco nel cielo di Medeazza. Contava trentaquattro vittorie. 11 bollettino di guerra consacrò la sua trentaduesima nel maggio 1918. Aveva molte decorazioni al valore: l'ordine militare di Savoia, una medaglia d'oro, tre d'argento, una di bronzo e le croci di guerra francese, serba e belga.
      Il 15 settembre in un'altra gloriosa impresa sopra Fiume il velivolo pilotato dal tenente Antonio Loca-telli della famosa squadra "Serenissima" colpito da una palla cadeva in territorio nemico e l'eroico aviatore veniva fatto prigioniero.
      * * *
      Anche la marina doveva registrare nuovi episodi meravigliosi, uno dei quali è il seguente:
      A sud-est dell'isola di Lussili, e quasi in continuazione di essa, è l'isolotto dell'Asinelio. A circa tre chilometri e mezzo da questo, spostato un po' verso
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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