La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      di volo, è lui che forma quella squadra che chiamò la "Serenissima" colla quale concepisce, organizza, prepara rende pratico, possibile quell'epico gesto che fu il volo su Vienna.
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      .9 Agosto 1918 — L'S D'Annunzio chiamò attorno a sè i suoi compagni di volo e rivolse loro parole augurali. "Domani venerdì partiremo con qualunque tempo. La "Serenissima" vincerà gli elementi e voleremo su Vienna per la gloria d'Italia."
      Un solo biposto e sette 8va monoposti dovevano salpare per Vienna. Nella carlinga del comando Gabriele D'Annunzio aveva a pilota il capitano Natale Palli capo pattuglia un robusto e ardimentoso giovane Su Pola, Palli aveva volato più volte e con fortuna e due medaglie al valore fregiavano già il suo petto. Aveva 23 anni, era di Casale Monferrato ed era veramente pilota d'eccezione. Intorno al velivolo di comando e-rano sette valorosi : il tenente Antonio Locateli), bergamasco, con tre medaglie di argento e voli di guerra su Friedrichshafen, Lubiana, Zagabria, Kanstadt e Fiume; altro meraviglioso pilota su lunghi percorsi, il tenente Piero Massoni, il tenente Aldo Finzi, il tenente Ludovico Censi, il tenente Giordano Gran-zarolo, più giovane ma non meno audace degli altri, il tenente Giuseppe Sarti, coraggioso, ina non troppo allenato a lunghe prove, e il tenente Gino Allegri, pieno di ardimento al quale la folta barba bionda aveva procurato dal comandante D'Annunzio l'appellativo di Fra Ginepro, il discepolo buono ed allegro della compagnia francescana.
      Ristretto numero di piloti, ma tutti animati dal fervore del duce, dalla volontà ferma di superare ogni ostacolo per raggiungere la meta.
      La giornata del venerdì doveva essere bene augurale pei naviganti. D'Annunzio ai suoi uomini dava gli ultimi avvertimenti ed a tutti donava il drappo di seta tricolore che doveva essere la mascotte all'impresa. Venivano intanto caricate le carlinghe dei manifesti di propaganda che dovevano costituire l'arma offensiva dell'azione di guerra. Ogni apparecchio fu gravato di venti chili di foglietti volanti scritti in italiano e tedesco.
      Prima di partire il comandante in un angolo del
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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