La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Il Monte Pertica che era stato preso dal nemico con un attacco a fondo dopo sei ore di lotta accanita fu riconquistato dalle nostre fanterie.
      Nella stessa giornata le nostre truppe sfondate le linee nemiche, liberati i paesi di Borgo Malanotte, Tezze, Bai San Michele di Piave, Cimadolmo, San Paolo di Piave, Ormelle, sono entrate in Santa Lucia di Piave e in Vazzola e stanno per raggiungere il fiume Monticano.
      11 28, il 20, il 30 l'avanzata continua.
      11 31 il successo delle nostre armi si delinea grandioso.
      Il nemico č in rotta ad oriente del Piave e riesce stentatamente a contenere la incalzante pressione delle nostre truppe sul fronte montano.
      Nella pianura e sulle Prealpi Venete le nostre Armate puntano irresistibilmente sugli obiettivi loro assegnati. Le masse avversarie si incanalano tumultuariamente nelle valli montane e cercano di raggiungere i passaggi sul Tagliamento. Prigionieri, cannoni, materiali, magazzini e depositi presso che intatti cadono nelle nostre mani. La XII Armata ha completato il possesso del massiccio del Cesen e combatte per espugnare la Stretta di Quero. L'VIII, continuando a svolgere con magnifico slancio la manovra affidatale, ha conquistato la dorsale fra la Conca di Pollina e la Valle del Piave, ha occupato la Stretta di Serravalle, avanza verso il piano di Cansiglio e tende nella pianura verso Pordenone. La X ha portato il suo fronte alla Livenza. La III Armata si spinge avanti, travolgendo e catturando il nemico che di fronte ad essa si accanisce nella resistenza.
      Sul Grappa, sotto l'impeto delle truppe della 1V Armata, il fronte nemico č crollato. Non č possibile valutare il numero dei prigionieri che scendono a torme dalla montagna. L'artiglieria nemica č colā tutta catturata. La XII Armata, forzata la stretta di Quero, e oltrepassata la dorsale ad oriente di Monte Cesen, avanza in Val di Piave. Colonne dell'VIII Armata, superando forte resistenza di retroguardie nemiche, al Passo di San Boldo, scendono in Val di Piave puntando su Belluno. Peparti sono impegnati in combattimento alla depressione di Fadalto ancora occultato dal nemico. Cavalleria e ciclisti, seguendo la via
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Societā Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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