La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      lità dell'impero austro-ungarico clie già si agitavano anelanti ad .una liberty,che era gtata loro sempre negata-dal governo di "Vienna," il móstro teutonico aveva ancora dei denti formidabili e faceva credere di poter resistere ancora a lungo non solo, ma di tentare anche qualche colpo. La innegabilmente meravigliosa compagine dell'esercito tedesco e la altrettanto innegabile abilità dei suoi comandanti rivelatisi veri condottieri, malgrado le disagevoli, anzi disastrose condizioni interne del Paese (anche queste sapientemente celate) davano ancora prove quotidiane di forza, di. sicurezza. Vigilavano dovunque, anche in Russia, anche in Oriente, questi condottieri e guidavano secondo la loro, volontà la guerra anche in Austria, dove la loro autorità si era- affermata col solito pugno di ferro.
      Però la rapidità con cui gli Stati Uniti armavano e mandavano quotidianamente in Europa i soldati a migliaia, materiali bellici, provvigioni d'ogni genere, carbone e mezzi di trasporto^ aveva subito fatto ricredere coloro, e non erano pochi, che dubitavano non delle buone intenzioni dell'America, ma della possibilità che in breve tempo si potesse trasformare in uno stato militare efficacemente armato per un compito così arduo una nazione antimilitarista per programma e per convinzione, contraria a qualunque guerra per tradizione, completamente impreparata, senza soldati e senza armi. Ma ci son due elementi al mondo, uno materiale e l'altro morale che messi assieme compiono i più grandi miracoli ; due elementi che gli americani posseggono in sommo grado: il denaro e la volontà.
      Questo meraviglioso spettacolo impressionò, stupì l'Europa e mutò di sana pianta l'opinione che si era formata nelle diverse nazioni belligeranti. Gli Alleati elle pur considerando l'intervento americano di vitale importanza per essi contavano assai più tardi sulla sua reale efficacia, constatarono che, preparati o non, i soldati forti, gagliardi, magnificamente equipaggiati affluivano sui campi di Francia. I tedeschi che ave\ -110 accolto il gesto degli Stati Uniti con commenti di scherno affermando che prima che fossero stati pronti la vittoria avrebbe già arriso loro da lungo tempo, cominciarono ad ammettere che le cose non andavano come le avevano pronosticate e che il pericolo americano si faceva per essi di un'eccezionale gravità: ¦
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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