La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      macerie e Noventa di Piave letteralmente polverizzato, tutte "le case dei cittadini fuggiti all'approssimarsi del nemico, nei luoghi dove la furia della guerra passò risparmiandole, furono completamente saccheggiate, di guisa che ben pochi mobili erano rimasti, e quei pochi spesso resi inservibili; asportate fino le imposte, i pavimenti, le scale di legno, i soffitti ; le abitazioni dei cittadini rimasti, quasi senza eccezione depredate di mobili e di biancheria; tutti i pianterreni, comprese le botteghe, ridotti a stalle e lasciati nelle condizioni di altrettanti fetidi letamai.
      Solo a prezzo di grandi sacrifici e disagi, gli abitanti rimasti erano riusciti a nascondere quelle poche provviste, che, integrando il sostentamento insuffi-cientissimo concesso dagli invasori erano servite a non farli morire di inanizione.
      Se l'occupazione fosse durata altri due o tre mesi, la maggioranza degli abitanti, avendo orai consumata gran parte delle riserve nascoste con tanti stenti e crescendo di giorno in giorno la brutalità del nemico, sarebbe morta di fame e di paura.
      Quante però di queste famiglie pagarono a caro prezzo la speranza di strappare al predatore qualche alimento necessario al sostegno nascondendolo; guai a coloro che erano scoperti.
      Gruppi di queste belve al minimo sospetto che in una casa vi fosse rimasto qualche cosa sfuggita alla precedente generale requisizione che aveva fatto man bassa su tutto, penetrava preferibilmente di notte in questa casa sfondando col calcio del fucile la porta. Una volta dentro, davanti alle donne terrorizzate, ai bambini urlanti di disperazione obbligavano gli uomini a calci, a baionettate, col revolver sempre puntato a tirar fuori quel che supponevano fosse rimasto e ben celato. Alle proteste che più nulla c'era in casa si sfondavano mobili, si sventravano materassi, si frugava sul corpo delle persone, si scavava nel giardino, nelle cantine, nei fienili, nei pagliai. Se trovavano finalmente qualche cosa la loro ira selvaggia giungeva al punto di crivellare di palle il padrone di casa, il figlio maggiore, il marito, davanti alle donne, ai figli inebetiti, paralizzati dallo spavento e dallo strazio. Quando non trovavano nulla l'ira si sfogava in altro modo: davano fuoco al fienile, o ai letti e poi
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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Noventa Piave