La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      a cui hauuo sottoscritto i popoli civili per ogni evenien za della vita delle nazioni.
      I tedeschi, gli austriaci e con essi tutta la schiuma della canaglia, assetata di violenze e di sangue che li seguiva (è strano ed è doloroso il constatarlo ma là verità non si può tacere) malgrado le loro pretese di civiltà che mirava a sovrapporsi alle altre, a dominare il mondo, hanno scritto in casa nostra una pagina cosi' sinistra, cosi' orrenda, cosi' obbrobriosa che non potranno cancellare mai più, perchè le vittime sopratutto si tramanderanno per secoli e secoli di padre in figlio i ricordi mostruosi delle giornate di lagrime, di spasimi, di sangue, di lutto trascorse con quelle belve in veste d'uomo nelle loro case.
      La Commissione d'inchiesta che visitò ripetutamente i comuni che soffersero l'invasione, dopo aver interrogato parroci, medici, ufficiali rimasti prigionieri in quelle terre e numerosi cittadini, documentò le violazioni del nemico in una relazione che fa raddrizzare i capelli del capo. Della Commissione facevano parte il comm. Angelo Fusinato presidente di Sezione della Corte d'Appello di Venezia, il Sacerdote Pietro Cisco professore della Facoltà Giuridica Pontificia di Venezia, il Professor Alessandro Levi, dell'Università di Ferrara. Il Governo poi nominò anche una Commissione Reale presieduta da Ludovico Mortara, primo presidente della Cassazione di Roma.
      Nelle relazioni, nei rilievi, nelle constatazioni non vi è disaccordo. La documentazione delle infami violazioni d'ogni genere è semplicemente raccapricciante E bisogna tener calcolo che la Commissione prende per base gli articoli del Regolamento dell'Aia, che segna gli obblighi imposti all'esercito occupante per fatto bellico territorio nemico ed ha quindi voluto rimanere nella più scrupolosa legalità, scartando tutto ciò che poteva non essere sufficientemente provato, che sembrava eccessivo o esagerato. Spesso però ciò che a tutta prima pareva incredibile, impossibile, tanto l'efferatezza del crimine superava ogui umana concezione, non è che una pallida idea della verità cento volte più ripugnante, più atroce, più crudele.
      A parte le devastazioni compiute dai bombardamenti che in molti paesi non lian lasciato in piedi che delle mura pericolanti e in molti altri hanno raso al suolo tutto come a S. Donà di Piave ridotto un mucchio di
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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