La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Pochi giorni dopo in una lotta veramente epica, Lamberto De Bernardi cadeva da eroe garibaldino.
      Il 20 novembre la brigata siciliana "Aosta" si copriva di gloria al Colle della Berretta.
      Il tragico, leggendario episodio si era svolto così :
      Dopo quattro ore di fuoco tremendo, i
      kaiserja-gers" si lanciarono all'assalto, puntando subito alle pendici meridionali di Colle della Berretta, verso la quota 1470, in una località chiamata Casa Spalazza-ri. Pochi difensori erano rimasti superstiti in quella posizione, sorretti da una vicina batteria da montagna, che aveva fatto fuoco fino all'ultimo e sulla quale si gettarono i nemici. Conquistate quelle pendici, i "kaiserjagers" cominciarono a tirare alle spalle delle truppe che erano ancora sul Colle Berretta, comandate da un colonnello calmo e valoroso.
      La situazione di quegli ufficiali e dei soldati era disperata. Sentivano alle spalle le raffiche delle mitragliatrici e della fucileria del nemico. Oltre all'impossibilità di poter reggere all'urto, sembrava ormai inevitabile la loro cattura. Tuttavia il colonnello, con il suo abituale sangue freddo, prese le più urgenti misure per far fronte al nuovo pericolo.
      Giunsero i rinforzi e si ingaggiò una vasta zuffa a colpi di pugnali e di bombe a mano. Alpini e fanti siciliani, rafforzati ormai da quelli della brigata "Messina", erano diventati tante belve. Non c'era più nulla che li potesse arrestare e continuavano ad agguantare e a scannare nemici in una lotta terribile ed e-roica, una lotta da "scioani".
      Dopo un'ora e mezza di contrattacco accanito, che riaffermò dinanzi al mondo la virtù sublime di sacrificio e d'impeto dei nostri soldati, Colle Berretta era interamente liberato dai nemici.
      Circa quattrocento siciliani dell'"Aosta" furono messi fuori combattimento. Ma più gravi erano le perdite nemiche. Alla visione eloquente dei cadaveri accumulati e sparsi sul terreno della lotta si aggiunse la testimonianza malinconica di un capitano austriaco. Costui, richiesto delle sue perdite, rispose scrollando la testa e aggrottando le sopracciglia, come seccato della domanda : "Della mia compagnia di salisburghesi siamo tre. Gli altri sono rimasti laggiù !".
      Fra gli episodi tipici va ricordato quello del ser-— .350 —


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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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