La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (344/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      morte mentre guidava i suoi bersaglieri all'attacco di Monte Valbella.
      • » •
      Dopo questa importantissima vittoria, sopratutto pei rigori dell'inverno, subentrò una lunga sosta sino ai primi di maggio. Durante questa sosta, mentre le a-zioni militari si limitavano ad attività delie artiglierie, a scaramucce di pattuglie, a vani tentativi degli avversari contro certe nostre posizioni, venne prendendo consistenza la voce più volta lanciata da ogni parte che il nemico preparava una nuova, grande offensiva contro di noi.
      I nostri che si sentivano preparati a ricevere degnamente questo nuovo sforzo austro-tedesco se ne occuparono quel tanto che era necessario ad impedire qualsiasi risultato per l'invasore e nel medesimo tempo superiori e soldati continuarono ad aver per obiettivo massimo, unico il momento opportuno, decisivo in cui sarebbero stati essi ad attaccare: momento che ognuno sentiva avvicinarsi con ansia e indicibile trepidazione.
      Intanto nella notte del 10 maggio alcuni reparti di fanteria in Vallarsa conquistavano l'aspra e ben munita cima di Monte Corno, una posizione importantissima per gli austriaci, magnifico osservatorio per loro e un punto molesto di dominio rispetto alle nostre linee di Monte Trappola e di Val Foxi.
      In un canalone a occidente di Monte Corno nel giugno del 1910 erano stati fatti prigionieri Cesare Battisti e il suo compagno d'arme e di fede Filzi.
      Quel canalone porta da quel giorno il nome di Battisti.
     
      — 344 ¦—


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (344/519)






Monte Valbella Vallarsa Monte Corno Monte Trappola Val Foxi Monte Corno Cesare Battisti Filzi Battisti