La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      Dopo il passo in avanti fatto dal Conrad, toccava ora di muòversi alle truppe di Kranss e della XIV Armata. E il maglio riprese tosto a battere nella regione del Grappa. Dopo tre o quattro giorni d'intervallo s'iniziava un altro periodo, il quarto, della lotta combattuta sul fronte che si potrebbe defluire drlla resistenza sul Piave.
      Questo periodo, in lotte quasi senza tregua, in attacchi e contrattacchi continui, doveva durare dodici giorni. Come nel settore marginale dell'altipiano il secondo urto di Conrad ebbe pel nemico miglior fortuna del primo, così ottenne maggiori risultati contro il sistema difensivo del Grappa il secondo sforzo che Kraus e von Below vi compirono. L'azione svolta dal nemico ebbe più che mai in questo periodo il carattere d'un martellamento furioso e inesorabile, ma metodico, nel quale i colpi vennero ora dati ad ovest, ora ad oriente, ora a nord ed eccezionalmente anche sulle principali posizioni in uno stesso tempo ; come se l'attaccante cercasse sempre di sorprendere l'avversario, di sviare la sua attenzione, e sperasse di trovar a un dato momento il punto vulnerabile della sua difesa.
      Nella prima giornata, l'undici dicembre, mentre reparti austriaci attaccavano Col della Berretta, forze germaniche operavano contro il saliente del Solarolo, assalendo le posizioni fianeheggianti e insinuandosi nella Val Calcino che separa dal Solarolo monte Spi-noncia. Ottenuti più notevoli risultati nella regione di Col Berretta, il giorno dopo il nemico cercava d'ampliarli reiterando là i suoi sforzi. Lo stesso faceva nella terza giornata, assestando però anche vigorosi colpi all'estremità opposta, al Solarolo incrollabile.
      Il quarto giorno da Col della Berretta riusciva a passare a Col Caprile, nonostante l'azione diversiva svolta dai nostri contro monte Pertica ; ma sul Solarolo venne respinto e per due giorni l'avversario si lunitò a tentativi d'avanzata da Col della Berretta e da Col Caprile. Viceversa nel settimo giorno della battaglia, strana disordinata incoerente come tutte queste azioni contro dei sistemi difensivi di montagna, concentrò i suoi sforzi contro il Solarolo, a cui tentò di giungere anche dallo Spinoncia di cui si era impossessato. Insomma, tutta la lotta si svolse, anche nei giorni seguenti con una contorna alternativa d'attacchi da una estremità all'altra del fronte prescelto.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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