La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      to il tratto da monte Sisemol all'altura di Casera Ale-letta Davanti, lanciando i reparti all'attacco senza badare a perdite, ma senza successo notevole.
      Allora spostò l'azione verso nord, attaccando nella mattina del 11 ed a sera, monte Fiori e Castelgombér-to. La giornata del 10 e la notte seguente furono tentati sanguinosissimi assalti non solo contro queste posizioni, ma contro l'intera linea di monte Sisemol a Castelgomberto, che venne assalita con particolare violenza a monte Zomo.
      Cinque g'orni di sosta ; poi, il 22 le truppe di Conrad rifanno la gran prova di demolire le difese sul margine orientale dell'altipiano, effettuando un attacco avvolgente di tutto il caposaldo delle Moiette, assalendo a nord la linea monte Tondarecar-Badenecche e da occidente quella provat:ssima di monte Castelgomber-to-Meletta Davanti: azione di vasto disegno, tentata con forze rilevanti e con minuta preparazione. A nulla valsero le granate a gas lagrimogeno, i concentramenti furiosi di fuoco, i battaglioni mandati all'assalto in formazioni compatte. Resistendo magnificamente ed u-scendo più volte al contrattacco i nostri frustrarono il grande sforzo del maresciallo.
      Si rinnovò qualche altro attacco, ma senza successo; tanto che la sera del 24 l'avversar'o rinunziava per allora a sacrificare nel vano tentativo altre truppe.
      Intanto l'ammirevole saldezza dei reparti della prima Armata, mandando a vuoto la manovra di aggiramento progettata dal nemico, consentiva al nuovo fronte d-'l Brenta al mare di costituirsi e di rinsaldarsi.
      Nel tratto di questo nuovo fronte compreso fra il Brenta ed il Piave la linea effettiva di resistenza era tracciata dal Comando italiano per necessità di sistemarla press'a poco a livello dei due schieramenti attigui. Tuttavia i nostri non vi giunsero che arretrando s'stematicainente dall'una all'altra di numerose linee provvisorie, combattendo sopra ogni altura, all'imbocco di ogni valletta, per contrastare al nemico ogni passo prima ancora di giungere sulle posizioni prescelte per la vera difesa. Cosicché, giunto alla linea Tezze. Lamon, Fonzaso, Feltre, l'avversario non potè avanzare senza rinnovare di continuo la lotta ; a monte Roncone, .a monte Tomat;co, a Fontana Secca, al Pertica: tappe, sanguinose del suo approccio al baluardo del Grappa.
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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