La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      MMi-sa potenzialità economica » la difficoltà di moltirifornimenti tale da non consentire abbondanza di taluni materiali bellici e da farci sentire più duramente di altri paesi ed eserciti i sacrifici della lotta ; la politica italiana degli ultimi decenni, che fece trovare il nostro esercito meno preparato degli altri; i crolli militari della Serbia, della Romania e finalmente, gravissimo, quello della Russia, che fecero pesare contro la nostra fronte la massa delle forze austro-ungariche. La mancata unanimità dei partiti nella concezione della necessità dell'intervento e le esigenze della vita pubblica in relazione all'indole nostra, aliena da forme comunque coercitive, furono altre condizioni di inferiorità che ebbero ripercussioni di carattere militare; le circostanze metereologiche a noi veramente avverse, quali fra le altre: il maltempo dominante nel mese di ottobre, che rese più difficili le osservazioni aeree e terrestri; la nebbia, che favorì in modo notevole le artiglierie austro-germaniche, battenti bersagli fissi e ben noti, e l'avanzata delle fanterie nemiche in molti settori di attacco, mentre difficoltava e talvolta impossibilitava il tiro di sbarramento nostro e l'adeguata manovra dei rincalzi e delle riserve ; le pioggie dei giorni dal 24 al 27 ottobre, che rallentarono la marcia ed in molti punti, per fango e frane, impedirono il transito delle pesantissime colonne nostre in ritirata, mentre rimaneva pur sempre facilità di movimenti ai leggerissimi nuclei avversari inseguitori; la piena dei fiumi quando doveva effettuarsi il passaggio nostro, specialmente sul Tagliamento, i cui ponti galleggianti furono tutti travolti; come il buon tempo e la decrescenza rapidissima del fiume allorquando dovevamo noi difenderlo e il nemico passarlo.
      La Commissione dopo aver esaminato alcuni altri fatti d'indole militare escludendo però che essi abbiano avuto diretta responsabilità sugli avvenimenti, suddivide le cause militari del disastro in due categorie: tecniche e morali. Fra le cause tecniche mette: i difetti dell'apparecchio militare, i quali per quanto fossero sotto talùni aspetti al principio della guerra notevoli e potessero esercitare un'influenza sulle operazioni dei primi mesi, vennero poi in gran parte eliminati ;
      gli errori nella condotta della guerra e delle operazioni, nonché nell'impiego delle truppe, evitando i quali l'esercito nostro si sarebbe presentato all'urto
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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