La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (320/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      partirono sprovvisti di vestiario e di biancheria : alcuni arrivarono in condizioni di salute pietose.
      Ovunque si costituirono prontamente dei comitati di soccorso; i municipi, le associazioni, cercarono di portare aiuti, benché, purtroppo, impari fosse il buon volere e la pietà alle enormità delle sventure.
      T profughi conservarono generalmente alto il morale, vive le speranze malgrado il turbamento spaventoso di chi è schiantato d'un tratto da tutte le condizioni della vita nazionale; viveva in essi, per la tradizione del servaggio già sofferto dai loro padri, un odio inestinguibile contro gli austriaci, e li sorreggeva la fede di veder presto scacciato l'invasore. Vi erano madri che avevano dovuto salvare i loro figli trasportandoli sulle braccia per chilometri, nelle tenebre, sotto la pioggia, ed il bombardamento degli aeroplani nemici, vi erano donne che si trovavano improvvisamente sole e senza sostegno, giovanetto separate dalle loro madri. E molti avevano lasciato qualcuno lassù di cui ignoravano la sorte che ad esso sarebbe riservata dal nemico.
      Fu un esodo fra il frastuono delle cannonate, il terrore dei pirati aerei che venivano a tutte le ore, e la marea delle popolazioni montane incalzante a valle dall'invasione, e gli incendi del Cividalese che cerchiavano la pianura di Udine di una cortina di fiamme e di fumo ; e l'abbandono repentino delle case ; e la fuga a piedi sotto la pioggia, attraverso i campi, per un giorno, per due giorni, senza viveri, lasciando per istra da le molte cose che si erano illusi di poter portare a salvamento ; e poi l'ingorgo ai ponti, e l'attesa di una, di due, di dieci ore per passare. Ai ponti di Codroipo e di Latisana, che furono gli ultimi ad essere tagliati, i fuggiaschi continuarono ad affluire da Udine e dai dintorni, pare, anche dopo l'occupazione della città. Ma, naturalmente, parecchie migliaia di persone non fecero in tempo a scappare. Molti vecchi, invece, rimasero volontariamente, non reggendo loro il cuore di abbandonare la loro casa, e preferendo la schiavitù allo strazio cui sentivano di non poter sopravvivere".
      Le sottoscrizioni, di tutti i luoghi diedero un contributo notevole all'opera di soccorso; il He per primo fece pervenire al Presidente del Consiglio L. 500.000 da erogarsi all'assistenza dei profughi del Friuli, e
      — 320 ¦—


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (320/519)






Cividalese Udine Codroipo Latisana Udine Presidente Consiglio L Friuli